A Pordenone eletta Miss Befana 2025: Loretta si aggiudica il titolo superando 70 concorrenti

La tradizionale serata benefica a cura dell’Associazione italiana lavoratori anziani Anla (Anla). La vincitrice 2025 è di Villanova

Manuela Boschian
La pordenonese Loretta Zille, eletta Miss Befana 2025 al serata dell’Anla
La pordenonese Loretta Zille, eletta Miss Befana 2025 al serata dell’Anla

Quest’anno, il diadema di Miss Befana 2025 poggia sul capo della pordenonese Loretta Zille, contribuendo a tenere alta la fama del già effervescente quartiere di Villanova dove risiede.

Ha sbaragliato la concorrenza di una settantina di pretendenti al titolo, più o meno coetanee, di certo tutte al meglio della forma. E così, per il 19° anno, anche stavolta l’Associazione italiana lavoratori anziani (Anla), per mano della referente Mirella Cal, è riuscita a far scendere dalla scopa - ops, a far uscire di casa - ben 80 signore, radunandole attorno ai tavoli del Boccondivino. Oltre che da Villanova, al ristorante-pizzeria di viale delle Grazie sono arrivate donne da Torre, dal centro città e da Porcia. Donne autonome, ma con ridotte occasioni di conoscere persone nuove e socializzare in maniera spensierata, e questa è stata - e ancora lo è - la finalità di Miss Befana: stare insieme in allegria.

Allo spirito giocoso, la serata unisce la solidarietà. In regia ci sono sempre loro: Mirella Cal, vari gruppi parrocchiali di Torre, Elisabetta Russolo (ex titolare della cartoleria Lisetta), Caterina Lot. Chi nelle case di riposo, chi nelle varie parrocchie, sono tutte persone attive nel volontariato, che sanno dove e come fare del bene. Stavolta, destinataria di quanto raccolto con la lotteria benefica di Miss Befana sarà la parrocchia dei Santi Ilario e Taziano, a Torre alta.

«L’abbiamo scelta – dice una delle organizzatrici – in quanto, per far restaurare un crocifisso e realizzare una piccola cappella quale degna collocazione, la parrocchia, che già tanto fa per i bisognosi, si trova ad affrontare una spesa impegnativa». Insomma, una cosa è certa: nelle calze di Miss Befana e del suo club non c’è spazio per il carbone, ma soltanto per ciò che di buono ognuno sa e può fare.

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