Villesse, s’inasprisce lo scontro sul maxi cinema dell’Ikea
VILLESSE. «Il Comune di Villesse non può e non deve essere escluso dalle iniziative prese a livello regionale che interessano il proprio parco commerciale. Ciò è stato sottoscritto con l’accordo di programma del 2006 fra i Comuni di Villesse e Romans, la Regione e la società proponente».
Lo chiede il sindaco Lucio Cabass all’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti tramite una lettera che ha per oggetto l’apertura delle sale cinematografiche all’interno del parco commerciale. Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile incontro fra un comitato locale e il rappresentante regionale tale iniziativa «mi lascia esterrefatto- afferma il sindaco - in particolare per le possibili azioni giudiziali che potrebbero bloccare l’intervento e di cui il Comune non è stato informato».
L’intervento dI Cabass si inserisce così nella sempre più complicata vicenda legata alla realizzazione nel maxicentro commerciale dell’Ikea, che sarà inaugurato il 21 novembre, del nuovo multiplex da 7 sale e 1300 posti che sta alimentando preoccupazioni e polemiche a Gorizia e Monfalcone per le ripercussioni sulle realtà preesistenti ovvero i due Kinemax del capoluogo e della città dei cantieri.
A Gorizia c’è timore anche per gli effetti su tutte le altre realtà che gravitano attorno al palazzo del cinema di piazza Vittoria ovvero Dams, Mediateca, Filmforum festival e il premio internazionale intitolato a “Sergio Amidei” che andrebbero incontro alla sparizione. Secondo l’analisi di mercato che Transmedia (che gestisce i due Kinemax) ha reso pubblica già un anno si andrebbe inevitabilmente verso la chiusura delle sale di Gorizia e, prima ancora, di Monfalcone.
Tornando a Villesse, Cabass fa riferimento all’accordo di programma sottoscritto il 19 ottobre del 2006 tra Regione, Comuni di Villesse e Romans e proprietari-investitori, poi soggetto ad un atto novativo e modificativo nel 2011 sempre con il coinvolgimento dei due Comuni e di tre società interessate al progetto commerciale.
Nell’accordo sul progetto si faceva riferimento alla realizzazione di strutture per tempo libero e intrattenimento compreso il cinema multisala. Agis e Anec (Associazione generale italiana spettacolo e Associazione nazionale esercenti cinema) hanno, intanto, presentato un ricorso che contesta la decisione della Regione di non procedere con l’approvazione del piano regionale delle sale (ritirato nel febbraio del 2012) nel quale si evidenziavano saturazione e scarsità del bacino d’utenza isontino escludendo il nuovo multisala di Villesse. Ma gli investitori, in caso di “riapprovazione” del piano, potrebbero a loro volta decidere di ricorrere. Insomma si rischia una battaglia legale.
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