Vince la causa e a 62 anni ottiene il posto fisso

PORDENONE. «Il contratto di ruolo da bidello a 62 anni è una doppia vittoria: per il lavoro garantito e per la mia dignità». Pietro Coco ha detto addio al precariato a Pordenone e questa mattina prenderà servizio a tempo indeterminato: era stato licenziato, due anni fa, nell’Itis Kennedy per inidoneità al lavoro in bidelleria.
«Non ho potuto lavorare in attesa della sentenza del giudice del lavoro – Coco ha ricordato gli anni bui –. Prenderò servizio oggi, giovedì 1 settembre: idoneo e “arruolato” nell’istituto comprensivo a Prata».
La sentenza. «E’ illegittimo il licenziamento del collaboratore scolastico Pietro Coco nell’Itis Kennedy». La sentenza del giudice del lavoro Angelo Riccio Cobucci nel tribunale di Pordenone ha chiuso la vertenza aperta sul caso del bidello licenziato l’8 gennaio 2015 nell’Itis Kennedy, dove prestava servizio da precario.
«Giustizia è stata fatta dopo tante sofferenze e umiliazioni – Coco è stato difeso dallo studio legale Rovere –. Ho il 68 per cento di invalidità, ma sono in grado di rispondere al centralino». Il licenziamento aveva depennato Coco dalle graduatorie dei supplenti ausiliari, tecnici e amministrativi. «Sono stato reintegrato in graduatoria “24 mesi” 2016-2017 – ha continuato il bidello –. L’Ufficio scolastico è stato condannato a risarcirmi con sei mensilità, cioè circa settemila euro, per ingiusto licenziamento di una scuola».
Il caso. «Licenziato perché valutato inabile al lavoro nel centralino. Sembra una farsa». Coco non si è mai arreso. Era stato assunto come bidello precario in settembre 2014 e licenziato l’8 gennaio 2015: ha chiesto giustizia e lavoro davanti al giudice.
«Ho impugnato il licenziamento per lavorare e vivere – a 62 anni Coco ha moglie e quattro figli –. Ho il 68 per cento di invalidità e sono in grado di rispondere al centralino». Non ha la pensione di invalidità. «Sono arrivato dalla Sicilia a Pordenone per lavorare nel 2010 con una valigia e quattro figli – il bidello non dimentica –. Poi sono mancati i soldi per pagare affitto, bollette e tutto il resto.
La prima visita medica di controllo era andata liscia nell’autunno 2014». La seconda visita è avvenuta a Trieste il 10 dicembre 2014, poco prima del licenziamento. «Dopo due anni ha vinto – Coco ha il ruolo 2016 in mano – la giustizia».(c.b.)
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