Vinta dalla malattia, muore mamma di 37 anni

Veronica Piccotto, originaria di Latisana, viveva con il compagno e il figlio a Palazzolo. Sabato 22 ottobre, nella chiesa parrocchiale di Pertegada, sarà celebrato il funerale

LATISANA. Ha lottato, ogni giorno. E ogni giorno ha sorriso a chi le stava accanto. Lei, così coraggiosa e forte fino alla fine. Fino a quando la malattia se l’è portata via per sempre. Ed è un dolore grande quello che lascia Veronica Piccotto, mamma di 37 anni, in due paesi.

Quello di Latisana, dove aveva vissuto con la sua famiglia nella frazione di Pertegada, e quello di Palazzolo dello Stella dove ora risiedeva con il compagno della sua vita Loris Milanese.

La ricorda con parole dolci e piene d’amore il papà Ennio. Ricorda la sua «bambina sempre sorridente», la sua unica figlia che ora non potrà più stringere forte a sé. Era insieme a lei, due anni fa, quando le fu diagnosticato il male.

«Ma lei non lasciava intendere niente, non si lamentava mai – dice –, anzi era lei che si preoccupava per il prossimo e che si assicurava che noi familiari stessimo bene. Era la mia bambina con il suo sorriso perennemente stampato sul volto.

Quando l’ho abbracciata per l’ultima volta le ho detto che con lei se n’è andata la mamma migliore del mondo perché era davvero straordinaria con mio nipote».

Veronica, mamma di un ragazzo che compirà 16 anni il prossimo mese, prima di ammalarsi lavorava come cameriera in un ristorante della zona.

Poi sono iniziati i cicli di cure, prima all’ospedale di Udine e in un secondo momento al Sant’Orsola di Bologna. Non ha mai smesso di lottare e di combattere. Ha sempre affrontato la malattia con il suo carattere dolce e solare. Così generosa, così buona e attenta agli altri.

Oggi, sabato 22 ottobre, sarà il giorno dell’addio. Saranno in tanti a salutarla per un’ultima volta questa mattina, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di Pertegada.

Saranno in tanti a sostenere con la loro presenza e vicinanza il papà Ennio e la mamma Antonella, il figlio, il compagno Loris, con cui aveva ancora tanti sogni e progetti da realizzare, i nonni Alberta e Nino, gli zii e tutte le persone che la conoscevano e le volevano bene.

Una vita spezzata troppo presto, una giovane mamma che non c’è più. Il vuoto che lascia è grande, indescrivibile a parole. Come il dolore che unisce le due comunità della Bassa friulana. Il suo sorriso ora è volato troppo in alto. Ma nessuno lo potrà mai dimenticare. Tutti lo conserveranno nel loro cuore come un dono prezioso e unico.

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