Violazioni della sosta a Pordenone: in città 41 mila sanzioni solo nell’ultimo anno
La politica dei controlli sta dando i suoi frutti: accertati 1,6 milioni. Il mancato disco orario nei parcheggi bianchi è in cima alla lista

I pordenonesi fanno fatica a rinunciare alla macchina, non amano pagare il parcheggio blu e cercano di approfittare, laddove le trovino, delle zone con il disco orario. Questa è la lettura che verrebbe da fare leggendo il report delle violazioni al codice della strada legate ai parcheggi (bianchi e blu): 41 mila sanzioni nel solo 2024. Se si tolgono i bambini e quelli che non guidano, si potrebbe semplificare parlando di una multa a cittadino all’anno.
L’altro lato della medaglia è quello di chi si lamenta per l’inflessibilità dei controlli, ma a giudicare da quel che avviene ancora in piazza della Motta (di cui riferiamo accanto) o nella Zona a traffico limitato, viene da chiedersi semmai se le multe siano sufficienti a far cambiare le abitudini.
Si dirà che i parcheggi in città – soprattutto quelli bianchi – non siano abbastanza e questo potrebbe giustificare le tante violazioni, circa 15 mila in un anno, per mancato disco orario. Considerato, però, che i multipiano con posti vuoti non mancano (si pensi al centralissimo Oberdan o al Candiani), è più facile pensare che le persone facciano fatica a pagare la sosta se questa non permette di lasciare l’auto molto vicina alla propria destinazione. Anche questo però vale per tutti: le sanzioni per mancato pagamento delle strisce blu sono state più di 10 mila in un anno.
C’è poi un dato che forse è il più odioso di tutti è che è la sosta negli stalli riservati ai disabili da parte di chi non ha il contrassegno. Ausiliari e agenti, solo nel 2024, hanno accertato all’incirca 450 casi, il che vuol dire almeno una al giorno. «Purtroppo siamo oltre una violazione al giorno – analizza il comandante della polizia locale, Maurizio Zorzetto –, ma i controlli servono anche a prevenire fenomeni come questi».
L’anno scorso l’ammontare delle violazioni legate alla sola sosta e registrate per lo più dagli ausiliari è stato di 1,6 milioni di euro, 300 mila euro in più rispetto al 2023. In realtà, come spiega il comandante Maurizio Zorzetto, bisogna vedere poi quante siano quelle pagate subito, con la riduzione prevista per chi salda entro cinque giorni dal ritrovamento della violazione. «Devo dire che le percentuali sono molto alte – aggiunge il comandante –, la gran parte delle sanzioni vengono pagate subito». Lo “sconto” sicuramente è un incentivo, ma comunque l’attitudine – almeno in questo – è di rispetto delle regole: chi sbaglia, paga.
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