Virus per sbancare le slot, finti clienti scoperti

FIUME VENETO
È caccia ai truffatori che ieri sera hanno cercato di sbancare le slot machines nella sala giochi Las Vegas di Fiume Veneto manomettendo la scheda digitale degli apparecchi. L’allarme è stato lanciato intorno alle 18 dall’esercizio nel centro commerciale sulla Pontebbana, molto frequentato.
Gli addetti della sala giochi si sono accorti però che qualcosa non quadrava. Cinque sedicenti avventori, di nazionalità straniera, presumibilmente dell’Europa dell’Est, si aggiravano con fare sospetto all’interno del locale, armeggiando alle macchinette.
Dopo il loro tocco “magico”, dalle slot tintinnavano le monetine. Il sospetto è che i malviventi abbiano utilizzato un virus per far impazzire la scheda digitale degli apparecchi di gioco, in modo da incassare il denaro.
Dopo aver ricevuto la segnalazione, alla sala giochi si è precipitata immediatamente una pattuglia della polizia, ma nel frattempo i cinque avventori si erano già dileguati. Subito sono scattate le ricerche, che non hanno però avuto esito in serata. Sono state coinvolte anche le altre forze dell’ordine nella caccia ai malviventi. L’invito alle attività del settore è di prestare molta attenzione e di segnalare subito al 112 la presenza di avventori sospetti nei loro locali.
L’utilizzo di un malware per far impazzire i sistemi di controllo digitali di un erogatore di banconote o monete è una tecnica collaudata. Si chiama jackpotting ed è stata usata in passato soprattutto per gli sportelli bancomat. Il primo caso è stato segnalato in Europa nel 2017. L’atm jackpotting, però, richiede una costosa tecnologia. In provincia di Venezia, invece, l’anno scorso, due avventori avevano cercato di ripulire le slot utilizzando un fil di ferro con un gancio. —
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