Visita lampo della Rototom band: «Ma in Friuli non suoneremo più» - Foto

OSOPPO. A sette anni dall’ultima edizione del festival reggae al parco del Rivellino, la corriera del Rototom Sunsplash è passata per il Friuli. È successo ieri mattina quando il bus con i colori e il leone della Giamaica si è fermato per una breve tappa a Gemona e a Osoppo nel corso del suo tour per l’Europa, dove sta tenendo concerti per promuovere il festival che si svolgerà dal 13 al 20 agosto a Benicassim in Spagna.
La corriera che è passata ieri aveva con sè Daniel Bambaata Marley (figlio di Ziggy dunque nipote del celeberrimo Bob), Junior Kelly e i leggendari Wailing Souls insieme a una troupe che li sta seguendo in questo tour europeo.
«È un modo per far conoscere il festival – spiega Filippo Giunta, presidente del Rototom Sunsplash, contattato al telefono direttamente dalla Spagna – , ma anche il territorio che attualmente lo ospita, tanto è vero che l’iniziativa è sostenuta dalla regione di Valencia».
«Allo stesso tempo, l’obiettivo è anche quello di portare avanti quello in cui crediamo da sempre, ovvero una rete di rapporti in tutta Europa: di fatto, gli artisti che portiamo si esibiscono nella diverse città insieme ad altri locali che così hanno la possibilità di farsi conoscere. È un po’ il frutto dei tanti contest che abbiamo realizzato da una decina d’anni a questa parte per scoprire i talenti locali».
Ieri, la corriera del Sunsplash si è fermata a Gemona per la colazione e poi, prima di ripartire in direzione Lecce, è passata al Rivellino per una rapida foto di gruppo che nel giro di poche ore ha cominciato a fare il giro dei social.
Nonostante le tante edizioni del festival a Osoppo e prima ancora a Spilimbergo e Lignano, dunque, non c’è stata alcuna tappa di questo tour sul territorio regionale.
«Non abbiamo previsto concerti in Friuli – ha spiegato ancora Giunta – per due motivi: il primo è che non ci sono locali. A tal proposito, è purtroppo un bene che non abbiamo stretto accordi con il Deposito Giordani di Pordenone, visto che alcuni giorni fa è stato chiuso. Inoltre, nonostante il fatto che il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia abbia votato una mozione auspicando il nostro ritorno, è il nostro stesso pubblico che ci chiede di restare dove siamo perché se torniamo a Osoppo rischiamo di essere perseguitati di nuovo».
Giunta non torna indietro. Le inchieste penali sullo spaccio di droga durante il festival e gli arresti di numerosi frequentatori del festival hanno indubbiamente lasciato il segno, nonostante l’assoluzione piena dello stesso Giunta, accusato di aver agevolato lo spaccio di stupefacente nel corso dei concerti del Rototom Sunsplash organizzati al parco del Rivellino.
Insomma, se qualcuno ancora sperava che il Rototom Sunsplash potesse davvero tornare sul territorio regionale almeno per una data all’anno, le parole di Filippo Giunta fanno intendere che non vi sia alcuna volontà.
«Noi siamo affezionati a Osoppo – racconta – , ma il problema è che il nostro festival ha sempre cercato di trasmettere un’atmosfera di tranquillità che non è possibile in una realtà dove si viene perseguitati. Qui in Spagna ci hanno semplicemente lasciato lavorare e oggi organizziamo un festival che raccoglie 250 mila persone e ci misuriamo con le più grandi manifestazioni internazionali dedicate alle musica commerciale. Abbiamo suonato in Francia, in Olanda, ma anche in Italia con la data di Modena ad esempio, e ora ci prepariamo per Lecce. L’anno scorso abbiamo organizzato eventi in Argentina e a maggio andremo in Colombia, ma in nessuno di questi posti siamo stati trattati come in Friuli».
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