Una vita dedicata al volley e alla sua famiglia, addio a Lucio Brotto
Si era trasferito a Udine da Gorizia cinque anni fa. Da tempo combatteva contro una malattia, aveva 57 anni. Lavorava nel settore immobiliare
Mondo del volley in lutto per la scomparsa – avvenuta a inizio settimana – di Lucio Brotto, cinquantasette anni, già allenatore delle giovanili del progetto Millenium, panificatore prima e assicuratore poi.
Dopo avere lasciato Gorizia, 5 anni fa, si era trasferito a Udine per stare più vicino ai figli e al nipotino, che adorava. Da tre anni combatteva contro una malattia. I funerali si sono celebrati nella chiesa del cimitero di San Vito a Udine, mentre tutti i fedeli poco dopo sono stati invitati per un brindisi alla memoria alla Casa degli Alpini di Pagnacco.
Lucio Brotto, detto Lux, è stato un faro nel mondo pallavolistico, prima come giocatore di buon livello, poi come allenatore. Nel contempo alla Campagnuzza, di fronte ai campi da tennis, aveva proseguito per un periodo il mestiere del padre, quello di panificatore e produttore di dolci. Successivamente è diventato agente immobiliare, prima a Gradisca d’Isonzo e a Gorizia, prima di collaborare a Udine con la Qq Immobiliare.
Da lì pane e volley in grande quantità, prima come giocatore, poi come allenatore del progetto Millenium, una realtà giovanile che radunava varie società dell’Isontino.
Infine Villa Vicentina, che ha diffuso questo messaggio di commiato: «Ci associamo al saluto a Lux, Lucio Brotto, che nella stagione 2012/2013 è stato alla Vivil come secondo allenatore della serie C femminile. Lo ricordiamo per la sua puntualità, passione e simpatia. Condoglianze alla famiglia e in particolare ai figli Patrick, ex Villains, e Isabella».
Commovente anche il messaggio del Comitato interprovinciale di Gorizia e Trieste della Fipav, la federazione di volley. «Con profondo dolore, il Comitato territoriale Fipav Trieste-Gorizia comunica la scomparsa di Lucio Brotto, figura storica della pallavolo regionale e del nostro movimento, venuto a mancare prematuramente in questi giorni. Ottimo allenatore, attraverso la propria passione è stato capace di lasciare un’impronta indelebile nella pallavolo del Friuli Venezia Giulia, e in particolare della provincia di Gorizia.
Nel corso della sua lunga carriera ha guidato con dedizione e impegno numerose squadre, contribuendo alla crescita e alla formazione di generazioni di atleti e atlete. Tra le tante esperienze significative, ricordiamo con affetto il suo importante contributo al Progetto Millenium e ad altre realtà locali, dove ha saputo unire competenza, umanità e una straordinaria capacità di trasmettere l’amore per questo sport».
La famiglia è sempre stata al suo fianco. «Ha lottato sempre, e alla fine se n’è andato – ha spiegato la figlia Isabella – lo ricorderemo come un grande amante del volley, e della famiglia». Dopo il funerale al cimitero di San Vito, il, raduno alla Casa degli alpini di Pagnacco. «Abbiamo deciso di organizzare questo momento per ringraziare tutte le persone che hanno perso parte alla cerimonia di addio» conclude la figlia Isabella.
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