Volo dalla parete, salvato solo dalla corda
PAULARO. Era rimasto appeso sulla parete rocciosa del monte Zermula. Ferito e piuttosto malconcio dopo una caduta di diversi metri. A salvargli la vita è stata la corda alla quale si era assicurato. Un alpinista sloveno è stato recuperato ieri mattina dall’elisoccorso del 118, grazie al tecnico del Soccorso alpino presente a bordo.
L’uomo, mentre stava affrontando un passaggio in parete, per cause ancora da chiarire, ha perso l’aggancio ed è precipitato nel vuoto, sbattendo ripetutamente contro la parete di roccia. Per sua fortuna la corda alla quale si era legato ha tenuto, arrestando la sua discesa qualche decina di metri più in basso.
Nell’impatto però ha riportato un forte trauma cranico e un paio di fratture esposte agli arti. Il giovane sloveno era in compagnia di alcuni amici, con i quali aveva cominciato la salita del monte Zermula all’alba. Sono stati proprio loro a dare l’allarme.
La macchina dei soccorsi si è mossa immediatamente e nel giro di pochi minuti è decollato da Udine l’elicottero del 118 e si sono messe in moto le squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Carnia.
Quando l’elicottero è giunto sul posto, l’alpinista era a penzoloni sulla parete. Il medico di bordo, con il tecnico del Cnsas, sono stati fatti sbarcare in hovering (cioè senza che i pattini del velivolo toccassero terra) a poca distanza da dove si trovava il ferito, e attraversando la parete l’hanno raggiunto.
Dopo aver compreso che le condizioni dell’alpinista erano piuttosto gravi, l’hanno stabilizzato in parete, fissandolo alla barella. A questo punto hanno fatto intervenire l’elisoccorso e con l’ausilio del verricello l’hanno trasportato a bordo. Un intervento difficile e spettacolare, che ha permesso al ragazzo sloveno, nel giro di un paio d’ore dall’incidente, di fare il suo ingresso all’ospedale di Udine.
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