In volo con il parapendio, resta impigliato su un albero a venti metri di altezza
Disavventura a lieto fine per un pilota straniero in un bosco di Pulfero, nel pomeriggio del 23 aprile. È stato recuperato incolume dai vigili del fuoco grazie all’utilizzo di un sistema di corde

Stava volando nei cieli tersi del Friuli orientale, quando si è impigliato tra le fronde di un albero, a venti metri d’altezza, in una zona boscosa nel Comune di Pulfero. Questo il sunto della disavventura – a lieto fine – capitata mercoledì 23 aprile a un pilota straniero che aveva scelto di trascorrere il suo pomeriggio in parapendio, complice anche il bel tempo sfociato dalle piogge delle ore prima.
Il lancio ad alta quota, il paracadute orientato per veleggiare il più lontano possibile. Tutto stava procedendo per il meglio quando il volo del mezzo ha subito la brusca frenata.
La prima squadra a giungere sul posto, intorno alle 17, è stata quella del distaccamento di Cividale, che ha raggiunto a piedi il luogo dove si trovava l’uomo, verificando che fosse incolume. Successivamente è giunto in loco drago, l’elicottero del reparto volo dei vigili del fuoco di Venezia che, prima di raggiungere il luogo dell’intervento, era atterrato a Tolmezzo, dove aveva imbarcato il personale specializzato Saf (Speleo alpino fluviale) del distaccamento carnico e della sede centrale del capoluogo friulano.
Dopo una breve ricognizione, il pilota dell’elicottero e il personale Saf hanno deciso di non eseguire il recupero dell’uomo utilizzando il verricello del mezzo aereo perché il flusso d’aria creato dalle pale dell’elicottero avrebbe potuto far volare la vela alla quale era ancora attaccato lo sportivo.
Il personale Saf è quindi salito sull’albero fino a superare l’uomo bloccato a mezz’aria; poi con un sistema di corde e dopo averlo liberato dal parapendio, lo ha calato a terra, dove lo stesso è stato visitato dal personale sanitario, il quale ha confermato che non c’era nessun problema fisico. Le operazioni si sono concluse in un paio d’ore.
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