Voto, il centrodestra ci crede e tenta la spallata alla giunta

Domenica i ballottaggi. Nel Pd tira aria di resa dei conti. La partita si gioca a Monfalcone e Codroipo
Codroipo 23 Ottobre 2016. seggi elezioni amministrative Copyright Petrussi Foto Press MassimoTURCO
Codroipo 23 Ottobre 2016. seggi elezioni amministrative Copyright Petrussi Foto Press MassimoTURCO

UDINE. Nuovo test elettorale in Friuli Venezia Giulia. Domenica 36.028 cittadini, 14.757 a Codroipo, 21.271 a Monfalcone, torneranno alle urne per eleggere i sindaci che governeranno i due Comuni nel prossimo quinquennio.

Sarà un test importante non solo per il Pd che sta cercando di recuperare il terreno perso al primo turno ed evitare così di arricchire la raccolta delle sconfitte che sta collezionando dalle amministrative di Trieste e Pordenone. Sarà un test importante anche per il centrodestra che se confermerà il risultato del primo turno continuerà a scaldare i motori per tentare di dare, nel 2018, la spallata alla giunta Serracchiani.

Ieri a chiudere la campagna elettorale in regione sono arrivati due big nazionale: la forzista Mariastella Gelmini e il leghista Matteo Salvini. Domani sarà una giornata decisiva anche per i 23.192 elettori di Gemona e Montenars, Manzano e San Giovanni al Natisone, chiamati a decidere se accettare o meno il progetto di fusione.

Il Friuli torna al voto in un momento politico delicato, segnato dalla campagna referendaria sulla riforma costituzionale. E se, rispetto a due settimane fa, a Monfalcone e Codroipo la situazione resterà immutata, nel Pd si aprirà un processo complicatissimo da gestire.

A pagare il prezzo più alto sarà la segretaria Dem, Antonella Grim, “salvata” dopo le sconfitte dei mesi scorsi dalla governatrice e vice segretaria nazionale del partito, Serracchiani. Il sindaco renziano di Palmanova, Francesco Martines, è pronto a calarsi nei panni del traghettatore per portare il partito a congresso. Tra rumors, certezze, mal di pancia e apprezzamenti, il Pd, nelle ultime due settimana, ha già fatto autocritica cercando di correggere le campagne elettorali di Altran a Monfalcone e Soramel a Codroipo.

Nella città dei cantieri navali sono in molti a essere convinti che la sindaca uscente si è giocata la partita alla vigilia della sentenza del processo amianto-bis accettando l’accordo transattivo con Fincantieri.

Da una prima analisi del voto sembra proprio che a far mancare i loro voti siano stati molti elettori del Pd, come segno di protesta. Basti pensare che se nel 2011 i Dem avevano ottenuto 3.001 voti di lista, lo scorso 23 ottobre anche a fronte di un calo di 10 punti della percentuale dei votanti, sono scesi a 1.811. Inevitabile il vantaggio per la candidata del centrodestra, Anna Maria Cisint, che non ha mancato di fare proprio il tema dell’amianto in campagna elettorale.

Seppur con problematiche diverse, la situazione è simile anche a Codroipo. Il sindaco uscente, Fabio Marchetti, accusato dagli avversari di non essere andato oltre la gestione ordinaria del Comune, ha giocato d’astuzia impostando la sua campagna elettorale su temi caldi come quello dell’accoglienza dei profughi, delle Uti e della riforma sanitaria.

Dire «no» a queste leggi per Marchetti è stato facile anche se, per quanto riguarda il Piano di accoglienza dei richiedenti asilo politico che prevede la presenza di 150 profughi nel Medio Friuli, è stato costretto a promuovere il progetto Sprar da lui stesso rinnovato. Codroipo da tempo accoglie 23 rifugiati negli alloggi a loro dedicati. Al primo turno, la dialettica di Marchetti è risultata vincente consentendogli di superare lo sfidante del centrosinistra che si è ritrovato con le frecce spuntate. Non a caso Soramel, nelle ultime due settimane, ha cambiato tattica arrivando a dire che 150 profughi nel Medio Friuli forse sono troppi.

Domenica, insomma, centrodestra e centrosinistra giocheranno una partita all’ultimo voto. Ieri, gli appelli per portare la gente ai seggi sono arrivati da entrambe le coalizioni: rispetto a cinque anni fa, al primo turno l’affluenza è scesa di oltre sei punti percentuali.

E se il centrosinistra ha guadagnato un centinaio di voti, il centrodestra ne ha incassati 542 voti in più. Ma se si considera che il terzo candidato sindaco, Graziano Ganzit, ha deciso di appoggiare Marchetti e quindi di far confluire su di lui i 1.246 voti raccolti, il distacco potrebbe aumentare. Il condizionale è d’obbligo perché nella cittadina con 15.806 abitanti, non tutti gli elettori di Ganzit sembrano aver gradito l’appoggio al centrodestra.

La partita resta aperta. In queste ore nessuno si sbilancia. In entrambi gli schieramenti preferiscono usare cautela. L’appuntamento con gli elettori è fissato per domani, dalle 7 alle 23. Alla chiusura dei seggi seguirà lo scrutinio delle schede. Lunedì sarà tutta un’altra storia con i politici concentrati sulle possibili rese dei conti e sul referendum costituzionale che rischia di fare altre vittime anche in regione.

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