Zamparini: «Quale cemento Sogno una Grado più verde»
GRADO. Tra otto mesi al massimo la posa della prima pietra, ma sarebbe meglio dire della prima pianta, di “Vivere in laguna”, l’intervento che l’imprenditore friulano Maurizio Zamparini intende realizzare nella sua valle Cavarera. Investimento valutato 700-800 milioni di euro, in un’area di poco inferiore ai 500mila metri quadrati, con un volume realizzabile secondo il Prg di circa 390mila metri cubi. Sul progetto se ne sono dette di tutti i colori. In quest’intervista in esclusiva a “Il Piccolo” Zamparini illustra nel dettaglio l’intervento e tende la mano ai critici invitandoli a un confronto serio progetto in mano.
Zamparini, perché gli ambientalisti e i partiti del centrosinistra sono contrari al suo progetto Vivere in laguna?
Perché non lo conoscono. E perché sono contrari a prescindere.
La preoccupazione è un’eccessiva ulteriore cementificazione. E a Grado il cemento non manca. Cementificazione?
Niente di più sbagliato. In valle Cavarera, sui miei terreni, ci sarà pochissimo cemento. Quasi nulla. Io amo la laguna, la frequento fin da quando ero bambino. Sarei così scemo da rovinarla?
Allora questo cemento di cui parlano gli ambientalisti da dove salta fuori?
Lo si chieda a loro. Ribadisco; parlano senza conoscere il progetto. Il cemento è a Grado Pineta e in valle Goppion. Anch'io provo rabbia a vedere certe cose, certi scempi ambientali che sono stati consentiti in passato a Grado.
Come uscire allora da questa contrapposizione?
Si confrontino. Massima disponibilità a spiegare cosa intendo realizzare a Grado.
Cosa intende realizzare?
“Vivere in laguna” non è solo il nome del progetto ma l'anima più profonda dello stesso. Grado ha bisogno di intercettare turisti tutto l'anno e per farlo c'è bisogno di qualità e capacità di intercettare le richieste mutevoli del mercato turistico.
Che sono, oggi?
Diverse, per esempio, da quelle di qualche anno fa. Di conseguenza abbiamo già cambiato il progetto di massima. Niente più campo da golf ma altri spazi natura.
Come lo possiamo definire Vivere in laguna?
No, è semplicemente un intervento di urbanizzazione primaria con annesse alcune strutture, per esempio curative e per il benessere. Noi prepariamo un'area e cerchiamo imprenditori interessati a realizzare una zona turistica con determinate caratteristiche.
Si parla, si parla. Ma a quando la prima pietra? Lo so bene che in Italia si parla e basta. Dove mi muovo, in questo Paese, sono rogne. La burocrazia è una dittatura che fa scappare tanti potenziali investitori. Ho realizzato un villaggio turistico a Bad Kleinkirchheim. Appena pronto il progetto il sindaco mi ha ricevuto in municipio il giorno dopo e le autorizzazioni sono arrivate prestissimo. Parlo dell'Austria dove, mi pare, la tutela ambientale sia la priorità.
Quali elementi del progetto potrebbero indurre i contrari a rivedere il loro ostracismo?
Io amo il verde e la laguna. E quando porto qualcuno a visitare la laguna tutti restano meravigliati dalla bellezza dell’ambiente.
Qualcosa in più? Ma, forse interessa sapere che a regime ci saranno a disposizione dai 500 ai mille posti di lavoro? E che dire di quanti lavoreranno nelle imprese che realizzeranno le opere di urbanizzazione? I posti di lavoro contano qualcosa?
Va bene. Ma l'argomento dello scontro è l'ambiente. Ecco un elenco di novità che dovrebbero indurre a cambiare idea i detrattori. Battelli alimentati da motori elettrici per navigare in laguna senza provocare alcun inquinamento. Rifiuti zero grazie a impianti di smaltimento super tecnologici già adottati nelle perle del turismo mondiale. Tre pozzi profondi 1200 metri che pescano acqua a 48 gradi con cui alimentere le terme e mantenere in temperatura tutto l'anno le sabbiature. Altri pozzi invece a 18 metri per attingere acqua fresca per l'impianto dell'aria condizionata.
A proposito di terme e sabbiature. In Vivere in laguna non ci sarebbe per caso un posticino per l'Ospizio Marino?
Certo che ci sarebbe lo spazio e tutta la mia disponibilità. Ma il sindaco Maricchio mi ha spiegato che ci sono altre soluzioni in vista.
Zamparini, le costano più gli allenatori del Palermo o questo progetto?
Una bella lotta. Ho acquistato i terreni nel 1996 per un importo in lire pari a circa 60 milioni di euro. Fino ad oggi ho speso altri 25 milioni di euro per la redazione dei progetti affidandomi ai migliori architetti internazionali. Di interessi bancari ho già sborsato otto milioni di euro e, per finire in bellezza, due milioni di Imu.
Prima non ha risposto: a quando la prima pietra o il primo arbusto?
Tra otto mesi al massimo. Non si può aspettare oltre. Sono in attesa del parere della Soprintendenza e di altri enti. Non sono accettabili queste condizioni imposte dalla burocrazia ma io non mollo. Amo Grado, sogno che i turisti di tutto il mondo possano venire a godere di questo paesaggio. Ho una valle vicina a valle Cavarera dove ho messo a dimora alberi autoctoni, fiori e dove coltivo ottima verdura. Farò di “Vivere in laguna” quello che faccio a casa mia.
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