Zanelli, un addio con rammarico

Un addio con un pizzico di rammarico, per non aver potuto portare a termine tutto quel che si era prefisso, ma anche ricco di soddisfazioni per i risultati ottenuti, per le battaglie vinte, per i traguardi agguantati a dispetto di tutto. Sentimenti che Luciano Zanelli, direttore generale dell’Azienda ospedaliera, affida al giornalino del Santa Maria degli Angeli nel numero di novembre. E’ una sorta di “lettera aperta” nella quale Zanelli ripercorre i quattro anni trascorsi a Pordenone in termini di «temi di rilevanza strategica che abbiamo dovuto affrontare». A partire dal bilancio che chiudeva in negativo di 4,5 milioni, in parte ripianati dalla Regione e in parte recuperati con taglio dei costi e incrementi di attività, per arrivare al modello organizzativo degli Ospedali riuniti, che ha condotto alla nascita di un’unica azienda ospedaliera articolata su più sedi ma “semplificata” attraverso i dipartimenti. Non dimenticando “il” compito principale assegnato a Zanelli, l’iter per il nuovo ospedale in Comina. E qui non è certo il direttore ad aver “mancato” l’obiettivo, ma le scelte politiche che di quinquennio in quinquennio hanno spostato il progetto da un capo all’altro della città.
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