Zecca, è allarme in montagna

Il direttore del distretto sanitario di Pordenone Marin illustra le regole da seguire. Sono in crescita i casi di infezione

PORDENONE. Le gite in montagna portano con sè anche una temibile insidia, il morso della zecca. Il dottor Mario Marin, direttore del distretto sanitario di Pordenone, propone un vademecum e alcuni consigli utili per trascorrere piacevoli escursioni in montagna senza incorrere nelle possibili pericolose conseguenze del morso di una zecca.

Ogni anno, infatti, in primavera e in estate un crescente numero di persone richiedono informazioni e cure per essere stati morsi da zecche, infettate da animali e presenti soprattutto nei boschi.

Le zecche sono in aumento anche per l’aumentare dei terreni incolti. «Tutti gli escursionisti in montagna – rileva Marin – i boy scout, i cacciatori, i cercatori di funghi, le guardie forestali, sono a maggior rischio di contrarre l’infezione. Il rischio di contrarre infezioni dopo un morso di zecca è del 5 per cento circa. Dunque, non serve prendere subito l’antibiotico se non si presentano sintomi di infezione».

Ecco cosa può succedere qualora si venga morsi da una zecca. Il morso può trasmettere la borreliosi, un’infezione batterica responsabile di eritemi, artriti, disturbi neurologici e cardiaci curabili con una terapia mirata di antibiotici.

Più raro è il rischio di trasmissione attraverso la zecca del virus Tbe che causa encefalite, ma per cui esiste un vaccino disponibile per la prevenzione. In quest’ultimo caso, Marin suggerisce di rivolgersi all’ufficio vaccinazioni dell’azienda sanitaria e ai medici curanti per le informazioni necessarie.

«Il morso di zecca è indolore e nel 70 per cento dei casi passa inosservato – spiega il medico –. Se la zecca non è infetta non trasmette alcuna infezione per cui di norma non è consigliato l’uso preventivo dell’antibiotico se non compaiono manifestazioni cliniche».

Nelle escursioni nei boschi è consigliabile usare vestiti protettivi (calzettoni e calzoni lunghi), evitare il contatto con arbusti e cespugli, non sedersi direttamente sul terreno del sottobosco e al ritorno dalle escursioni controllare subito se vi sono zecche attaccate alla cute. Se si dovessero riscontrare zecche sulla pelle il consiglio del medico è di asportarle subito con una pinzetta. E’ consigliabile, inoltre, controllare periodicamente il pelo degli animali domestici e utilizzare prodotti repellenti specifici contro le zecche.

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