Zecche, gratuito il vaccino è l’ora della prevenzione

Alto Friuli, è il momento ideale per proteggersi contro la encefalite da Tbe virus. Nel 2012 una decina i casi di malattia che si sono riscontrati nelle zone montane

TOLMEZZO. È il momento ideale per vaccinarsi contro la più temibile delle malattie trasmesse dal morso di zecca: l’encefalite da Tbe virus. È vero, la neve scesa ieri fa pensare più agli sci o alle ciaspole che alle camminate tra verdi montagne, ma vaccinarsi ora significa essere protetti a partire dalla primavera ed è importante anche perché aumentano i casi di encefalite da Tbe virus in Alto Friuli. Oltretutto il vaccino dal 1° gennaio scorso è diventato gratuito per tutti i residenti in Fvg. Il nuovo calendario vaccinale approvato dalla Regione a metà 2012 ne ha infatti introdotto la gratuità, decisa anche per il vaccino antivaricella per i nuovi nati.

Anche alla luce della prossima gratuità del vaccino contro l’encefalite da Tbe virus, il 2012 ha registrato nella sua seconda metà un calo di richieste: in Alto Friuli sono state somministrate circa 5 mila dosi contro le oltre 9 mila del 2011 e le 7 mila del 2010. «Da quando hanno deliberato il nuovo calendario vaccinale – spiega il medico Andrea Iob, del settore vaccinazioni del Dipartimento di prevenzione dell’Ass3 - si è sparsa la voce e c’è stato un calo di richieste, perché almeno chi non doveva farlo subito ha atteso che entrasse in vigore la gratuità del vaccino.

Lo stesso è avvenuto un po’ in tutta la regione, dove dalle 22 mila dosi annuali somministrate negli anni precedenti nel 2012 si è scesi a 15 mila. In Alto Friuli poi c’è anche da dire che le campagne informative e le vaccinazioni già svolte nei due anni precedenti in vari Comuni hanno già messo al sicuro una certa fascia di popolazione. Nel 2011 abbiamo lavorato molto in Carnia con campagne informative straordinarie nei Comuni, vaccinando molte persone tra la popolazione». Questo è avvenuto ad esempio a Paluzza, Forni di Sotto e Forni di Sopra, Ovaro e Ampezzo.

Del resto l’encefalite da Tbe virus nel 2009 ha registrato i suoi primi due casi proprio in Carnia: uno a Forni di Sotto, che colpì particolarmente perché capitò a una donna nell’orto di casa (il fatto che i boschi stiano quasi per “inghiottire” gli abitati rende ormai sensato fino a un certo punto parlare di persone a rischio e non a rischio quanto alle malattie trasmesse dalle zecche) e uno a Paluzza.

Nel 2012, probabilmente proprio per l’annata piuttosto mite, con un’estate dal caldo costante e umido, spiega ancora Iob, i casi di Tbe virus sono stati in Alto Friuli più numerosi del solito: circa una decina contro i 5-6 l’anno del passato. Un caso si è verificato in Carnia, ad Amaro, per il resto la zona più colpita è soprattutto quella di Moggio e Chiusaforte. L’Ass 3 campiona i siti con l’Università di Udine e le mappe della positività (dove sono state trovate cioè zecche infette) riguardano ormai tutta la zona montana, Carnia compresa, dove Iob evidenzia che a esempio la Val Tagliamento è positiva da 6 anni.

I dati dimostrano, dunque, l’importanza della vaccinazione e di provvedervi per tempo: con due dosi di vaccino a distanza di un mese, dopo 20 giorni dalla seconda per il 90% si è protetti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:vaccini

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto