Ziac, spunta il nome di Ionico

San Giorgio di Nogaro: potrebbe essere nominato commissario del consorzio Aussa Corno. Vertice in Regione

SAN GIORGIO DI NOGARO. Vertice oggi in Regione per fare il punto sul piano di rilancio della zona industriale Aussa Corno e sul futuro del Consorzio Ziac che la gestisce, per il quale potrebbe profilarsi il commissariamento.

E a sorpresa, spunta il nome di Maurizio Ionico come possibile commissario dell'ente consortile. Urbanista, 56 anni, esponente del Pd fin dalla sua fondazione, Maurizio Ionico si occupa di pianificazione dei sistemi urbani e territoriali, della tutela e valorizzazione del paesaggio e dei patrimoni storici, di infrastrutture di trasporto e mobilità.

Ha partecipato alla gestione di società, ad Osservatori e comitati di ricerca; ha concorso alla formazione di leggi e provvedimenti riguardo le costruzioni, il governo del territorio e l'organizzazione dei trasporto e della logistica. Profondo conoscitore delle problematiche della Bassa friulana, potrebbe quindi essere l'uomo giusto in questo difficile momento del Consorzio Aussa Corno, anche nell'ottica degli interventi infrastrutturali, ormai improcrastinabili.

Ricordiamo che la Regione, con la presidente Debora Serracchiani, e il vicepresidente nonché assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, è impegnata come regista di un progetto che parta dalla soluzione delle contingenti difficoltà finanziarie del Consorzio Aussa Corno, per arrivare a concrete azioni per un nuovo sviluppo dell'area, passando anche per le opere infrastrutturali strategiche di cui ha urgente bisogno: dragaggio del canale di accesso al porto e secondo accesso ferroviario- viario all'area industriale di San Giorgio di Nogaro.

Nell'incontro di oggi tra Regione e tutti i soggetti interessati: Provincia di Udine, Comuni soci del Consorzio, Camera di commercio e Confindustria di Udine, si vuole fare il punto della situazione della zona industriale e del Consorzio Ziac, parlando anche di ricapitalizzazione e di accorpamento tra il Consorzio Aussa Corno e l'Interporto Alpe Adria di Cervignano.

Ricordiamo che in merito alla ricapitalizzazione (ci si dovrebbe attestare sui 5 milioni di euro), la Provincia di Udine, socia di maggioranza con il 34,8% delle quote, dovrebbe mettere a disposizione circa 2 milioni di euro, e la Camera di Commercio di Udine oltre un milione di euro, mentre i comuni soci dovrebbero investire circa un milione di euro (i comuni soci al 5% sono San Giorgio, Torviscosa, Cervignano e Terzo di Aquileia; il Comune di Udine con l'2,23%, mentre i restanti 8 Comuni hanno meno dell'1% a testa), risorse che non hanno e che chiedono alla Regione con l'intento di mantenere a maggioranza pubblica il Consorzio Ziac. Le restanti quote dovrebbero essere coperte dall'ingresso dell'Interporto, dai soci privati privati (associazioni di categoria, aziende insediate, e Consorzio Bassa friulana).

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