Zichichi: non c’è antitesi tra la scienza e la fede

Vitalità e passione da far invidia ai giovani studenti che gli stanno di fronte. Antonino Zichichi, scienziato di fama mondiale da poco 82enne, tiene per due ore in “apnea” (come dirà al termine della conferenza il presidente del Consorzio universitario Antonio Sartori di Borgoricco) la folta platea dell’ateneo cittadino.
Un uditorio di studenti, ieri, ma non solo. Docenti e semplici appassionati di fisica, attratti dall’idea di ascoltare da vicino una delle menti più fervide del sapere scientifico del nostro Paese. Zichichi parte proprio dal definire la scienza: «E’ l’attività che riduce a semplici le cose complicate. Ma per la cultura del nostro tempo è qualcosa di difficile. Invece, non è così».
IL PRIMATO GALILEIANO. Strenuo sostenitore del primato della scienza sull’evoluzionismo biologico, Zichichi non nasconde la sua “preferenza” per i metodi galileiani: «La vera scoperta è quella riproducibile in laboratorio». Da qui la sua moderata diffidenza per la recente novità che potrebbe aprire una nuova era, «con conseguenze in questo momento nemmeno immaginabili». Il riferimento dello scienziato è rivolto all’esito della sperimentazione compiuta dai ricercatori del gruppo Opera nel laboratorio del Gran Sasso, di cui proprio Zichichi è stato uno dei fondatori: i neutrini, particelle leggerissime senza carica elettrica («entrati nel mondo scientifico 100 anni fa con la scoperta della radioattività»), sarebbero più veloci della luce. Per Zichichi due sono i punti deboli di questa teoria rivoluzionaria: «La composizione del treno di neutrini utilizzato e la misurazione dei tempi di volo, che richiederebbe un ulteriore perfezionamento». Però, «forse esiste il supermondo sotteso a questa scoperta».
SCIENZA E FEDE. La diffidenza di Zichichi svanisce quando si addentra nei non facili rapporti tra scienza e fede. Una posizione, la sua, che in passato gli è valsa critiche, ma ribadita anche ieri: «Chi pensa che scienza e fede siano nemiche non sa di cosa parla. La scienza nasce proprio cercando nelle pietre le impronte del Creatore, ovvero di un’intelligenza superiore alla nostra. Non per niente, Papa Giovanni Paolo II ha definito Galileo «un nostro figlio legittimo». E qui, monsignor Aldo Tolotto, direttore della Domus Sanctae Marthae in Vaticano e promotore della visita di Zichichi in città, sorride senza pronunciarsi.
POLITICI INCOERENTI. Più pepato il divulgatore scientifico, cui si deve la scoperta del primo esempio di antimateria nucleare, quando punge la classe politica: «La scienza è ben diversa dalla politica. Un politico può dire una cosa un giorno, contraddirsi il giorno dopo ed essere ugualmente ascoltato e seguito. Uno scienziato no. Se sbaglia una volta, non lo ascolta più nessuno».
LA COMICITA' UTILE. La chiusura della relazione è ilare e “tristemente” veritiera. Stavolta Zichichi prende spunto da una recente indagine che ha evidenziato come molti giovani ancora non sappiano che è la terra a girare attorno al sole e non viceversa. «Sapete che al riguardo è più utile la battuta di un comico che ama imitarmi (Maurizio Crozza, ndr), il quale nei suoi spettacoli dice che la terra gira continuamente attorno al sole perché non trova parcheggio, piuttosto che un libro di testo». Sorrisi, alcuni un po’ amari, applausi, molti e convinti.
Pierantonio Stella
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