Zona rossa, Brusaferro (Iss): "Fvg regione a rischio moderato, si adottino subito altre misure restrittive"

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità: c'è una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese

UDINE.  A livello nazionale scende a 1.18 il valore dell'Rt (l'indice di trasmissione nazionale calcolato sui casi sintomatici). A evidenziarlo è il report di monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute. Si precisa che:  «Si riscontrano valori medi di Rt tra 1 e 1.25 nella maggior parte delle Regioni e province autonome e da questa settimana in alcune Regioni il valore di Rt stimato è inferiore a 1».

Una situazione, questa, che non deve però spingere a "cantar vittoria": «L'Rt è ancora sopra 1 ma dobbiamo scendere sotto 1 perchè altrimenti l'epidemia continua a crescere. Per questo è assolutamente necessario riportare la soglia sotto 1 per ripristinare il tracciamento che è appunto in crisi. Il nostro obiettivo è portare Rt sotto 1 per poter garantire la rapida riduzione dei casi» afferma il professor Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità.

Fedriga: c'è troppa irresponsabilità, verso misure più restrittive per le zone a rischio
Silvano Trieste 2020-11-14 Regione FVG, confereza stampa Massimiliano Fedriga e del vicegovernatore Riccardo Riccardi sull'emergenza sanitaria

Nonostante qualche miglioramento, «che suggerisce un effetto positivo degli effetti di mitigazione apportati dal Governo, l'Italia si mantiene comunque a livelli critici, con un rischio altro per la maggior parte delle regioni, sia a causa dell'incidenza, che resta alta, sia perché i livelli di degenza e terapia intensiva sono molto impegnati».Le quattro regioni con l’Rt inferiore a 1 sono Lazio (0,82), Liguria (0,89), Molise (0,94) e Sardegna (0,79).

La riduzione dell’indice Rt suggerisce «un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale del 14 ottobre 2020». Tuttavia, poiché la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un Rt sopra 1 e comporta un aumento dei nuovi casi, «questo andamento non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti».

Secondo i dati aggiornati al 17 settembre 17 Regioni sono state classificate ad alto rischio. Friuli Venezia Giulia, Molise e Veneto sono invece le tre regioni attualmente a "rischio moderato" che mostrano però «una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. L'invito alle autorità sanitarie e alle amministrazioni le governano è quello di adottare ulteriori provvedimenti restrittivi.

La buona notizia è che il numero dei contagi inizia ad appiattirsi. «Negli ultimi giorni il numero di contagi sta rallentando la crescita ma l'incidenza negli ultimi 7 giorni resta ancora significativa con 351 nuovi casi ogni 100 mila abitanti con differenze importanti tra territori. L'età media dei contagiati lentamente cresce e per ora resta sotto la soglia della prima ondata - continua Brusaferro - ma ora coinvolge pienamente la fascia oltre i 70 anni, mentre per i decessi si superano gli 80 anni».

Sul fronte dei ricoveri «ovunque è stata superata la soglia di rischio, sottraendo letti ad altre patologie, anche se si è allontanata la soglia di saturazione a 30 giorni grazie ai nuovi interventi messi in campo». «Ma non dobbiamo cantare vittoria, l'indice Rt cresce ancora e bisogna rispettare le misure introdotte», conclude.

 

 

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