"1485kHz (Se otto ore)", l’horror sociale di Michele Pastrello in streaming dal 1° maggio
Girato in Friuli, il nuovo film esplora precarietà e alienazione attraverso un incubo radiofonico tra fantasmi e impegno civile

Sarà disponibile in streaming a partire dal 1° maggio 1485kHz (Se otto ore), il nuovo film di Michele Pastrello. Una data non casuale, quella della Festa del lavoro, per un racconto che fa dell’allegoria sociale la sua cifra espressiva. Il cortometraggio sarà visibile in Vod sulle piattaforme Reveel e Altavod. Già presentato in concorso al Monsters – Fantastic Film Festival di Taranto, con 1485kHz, Pastrello prosegue un percorso autoriale in Friuli iniziato con Inmusclâ, film onirico girato in Valcellina e parlato in clautano. Se Inmusclâ era un sogno sospeso nella lingua minoritaria di una valle isolata, 1485kHz è un incubo sociale trasmesso in onde medie.
Girato tra Vivaro e Chievolis, nel pordenonese, il film breve 1485kHz (Se otto ore) – il cui titolo richiama il famoso canto di lavoro di protesta delle mondine – racconta la notte di un’operaia (la spilimberghese Lorena Trevisan), sola all’interno di un edificio montano immerso nel buio. Le sue ore di lavoro sono disturbate da strani guasti elettrici e interferenze radio, che sembrano celare una presenza invisibile. La protagonista si ritrova così prigioniera di un ambiente claustrofobico in cui il confine tra realtà e allucinazione si dissolve. Attraverso il genere horror il film parla di lavoro, precarietà e silenzioso sfruttamento delle persone. Filo rosso l’impegno civile. Nel cast, completamente friulano, anche lo scrittore maniaghese Emiliano Grisostolo e il gradese Marco Marchese. «Il titolo “1485KHz (Se otto ore)” cita la canzone “Se otto ore vi sembran poche” che era un canto di protesta tipico delle mondine dei primi del 1900, che rivendicavano condizioni di lavoro migliori nelle risaie, diventato noto durante le proteste del cosiddetto biennio rosso.
«È un horror, sì – racconta il regista – ma è anche un’allegoria su una società sempre più anestetizzata, che sembra smarrire la capacità di interrogarsi su chi guida davvero il proprio destino. È una riflessione cupa sul lavoro precario, sulle condizioni che isolano e spersonalizzano. Non a caso, dietro la superficie della ghost story, si evocano i concetti di falsa coscienza, elaborati inizialmente da Engels e poi da Lukács, sull’oppressione nei confronti della classe operaia. 1485kHz (Se otto ore) sarà distribuito su due piattaforme indipendenti – Reveel e Altavod – coerentemente con la visione libera che attraversa tutto il progetto, lontano dalle logiche delle grandi major».
Con 1485kHz, Pastrello prosegue cinema autarchico iniziato con Inmusclâ, che dopo un buon riscontro critico approda ora anche su Amazon Prime, dove sarà visibile dal 3 maggio, distribuito da Emerafilm. Se Inmusclâ era un sogno sospeso nella lingua minoritaria di una valle innevata isolata, 1485kHz è un incubo sociale trasmesso in onde medie.
Per approfondimenti: https: //www. 1485khz-seottoore-film. com/
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