A Casarsa una mostra dedicata a Elio Ciol: un dialogo tra la fotografia e l’arte

Esposte 76 foto tra cui quella celebre di Pasolini: «Lo conoscevo fin da ragazzo»
Alvise Rampini

Sono 95 anni trascorsi intensamente, 225 libri supportati da 175 esposizioni personali e 129 collettive allestite in tutto il mondo, centinaia di collaborazioni con il mondo artistico internazionale. Un fotografo che ha affrontato con passione il proprio lavoro generando progetti importanti come la sua ultima mostra, In dialogo con l’arte. Elio Ciol e i grandi artisti, da Giotto a Chagall, che sarà inaugurata oggi, sabato 20 alle 11 nella sua città natale, Casarsa della Delizia nello spazio espositivo comunale dell’ex municipio.

La mostra, organizzata dal Comune di Casarsa della Delizia con il sostegno della Regione Fvg e della Camera di Commercio di Pordenoine-Udine, è curata da Fulvio Dell’Agnese autore anche del prestigioso catalogo edito da Antigua Edizioni.

Le 76 fotografie esposte sono l’attenta selezione del materiale d’archivio, conservato e catalogato quasi maniacalmente dallo stesso Elio Ciol e dal figlio Stefano, una vera “cattedrale” della fotografia che conserva scatti preziosi come quelli di Pier Paolo Pasolini ritratto nel 1945 all’esterno della Chiesa di Versuta.

«Lo conoscevo fin da ragazzo – afferma il maestro Ciol – andavo spesso a giocare con il cugino Nico Naldini, mio coetaneo. Un giorno venne in studio e chiese a mio padre che andassi con la macchina fotografica all’Academiuta di lenga furlana. Fu la mia prima foto importante, ma all’epoca non lo sapevo».

Tutto era iniziato da poco per Elio Ciol, esattamente un anno prima, come racconta lui stesso in un’intervista realizzata dal Craf di Spilimbergo nel 2020, quando un ufficiale medico tedesco lasciò nello studio paterno un rullino da sviluppare e stampare.

In quei supporti erano impressionati paesaggi, volti, particolari di straordinaria bellezza.

L’allora giovanissimo Ciol, appena quindicenne, capisce che tutti quegli scatti riguardavano il suo territorio, osservato ed interpretato con occhi diversi grazie all’obiettivo della macchina fotografica. Da quel momento il fotografo di Casarsa impara a “disegnare con la luce”, “forgiare” centinaia di immagini che lo renderanno un grande maestro della fotografia. Importanti le collaborazioni con padre David Maria Turoldo sul set Gli Ultimi (1962) e l’anno successivo con Luigi Crocenzi, intellettuale-fotografo autore dei celebri foto-racconti, ricordato lo scorso anno a Fermo in occasione del centenario dalla sua nascita.

Elio Ciol rimarrà sempre un “battitore libero”. Verrà ritratto insieme agli amici fotografi del Gruppo friulano per la nuova fotografia (1955) senza però aderire a questo manifesto, i suoi scatti, sempre riconoscibili saranno generati da un pensiero autonomo, privo di contaminazioni.

Ma il fondo più imponente del maestro di Casarsa è sicuramente quello artistico. Centinaia di scatti pubblicati dalle più prestigiose case editrici Allemandi, Skirà, Electa, Silvana Editoriale dove possiamo ammirare le statue di Donatello, gli affreschi di Giotto, le opere dei Tiepolo. Ed ancora i mosaici paleocristiani di Aquileia e quelli della Basilica di San Marco a Venezia, fino alle vetrate di Marc Chagall per la Cattedrale di Metz.

Non solo maestro del paesaggio, le sue opere spaziano tra il Metropolitan Museum of Art di New York e Victoria and Albert Museum di Londra, fino ad arrivare alla Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, ma anche un fotografo capace di interpretare le opere dei grandi artisti.

«È una questione, insomma, di purezza di sguardo, oltre che di allenata competenza – scrive il curatore Fulvio Dell’Agnese – di metodo, e assieme di poesia».

Lo sguardo di un fotografo, lo studio della luce, l’inquadratura, sono determinanti rispetto ai mille tecnicismi del mezzo fotografico.

E Ciol continua a fotografare pensando in “analogico”, con uno scatto meditato e curioso, anche quando utilizza il mezzo digitale.

La mostra sarà aperta fino al 30 giugno, con ingresso libero nello spazio espositivo dell’ex municipio di Casarsa Della Delizia, in piazza IV novembre, con i seguenti orari: sabato, domenica e giorni festivi 10.30-12.30 e 15-19.

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