A Lignano arriva Vasco Rossi ed è conto alla rovescia per i 26 mila del Teghil

LIGNANO. Sabato 19 maggio arriverà. E al cuore, si sa, non si comanda. E quell’emozione dentro cui guarderà Lignano vedendoci «così tanto amore» non farà che crescere. Fino a quando le luci si accenderanno sul palco del Teghil. Perché Vasco, dopo due anni, è tornato.
Scegliendo la località per la data zero del suo tour Vasco Non Stop Live 2018 (e oggi come allora soggiornerà al Golf Inn). Perché Vasco è qui. E la città di mare e vacanza scopre la sua anima rock. Con un «Ben arrivati» ha salutato la sua combriccola di 220 mila persona riunitasi al Modena Park lo scorso luglio.
Adesso è Lignano a dirglielo. Ben arrivato Blasco. Sabato, con molta probabilità, farà un primo sopralluogo allo stadio. E poi inizierà la settimana delle prove. Fino al concerto di venerdì 25 con i fan club - previste 8 mila persone - e poi il grande show di domenica 27, alle 21.
Chiamatelo orgoglio. Chiamatela felicità. Quel che è certo è che la scommessa della riviera friulana di puntare sulle date zero è stata vinta. E questo è stato merito di un gioco di squadra. Che ha portato a far diventare il Teghil, con la sua capienza da 26 mila persone, il più importante stadio della Regione.
Il punto di riferimento per la musica in Fvg. L’hanno detto chiaramente ieri mattina in conferenza stampa il sindaco di Lignano Luca Fanotto, il vicesindaco Alessandro Marosa, l’assessore al turismo Massimo Brini e Luca Tosolini, managing director di Fvg Music Live.
«Voglio ringraziare gli organizzatori di cuore – ha dichiarato Fanotto –, persone splendide e di una disponibilità incredibile. Lignano si è arricchita del contributo che in questi anni la professionalità di Tosolini e della sua squadra ha portato.
Abbiamo fatto un grande salto di qualità in termini di promozione, comunicazione e di coinvolgimento consentendo agli ospiti di scoprire la città attraverso questo evento per poi ritornarci in futuro».
Mettici l’impegno, un team affiato, il lavoro del Comune con i suoi uffici e della Regione attraverso Promoturismo, la collaborazione di Live Nation, Eps Italia e Fvg Music Live, mettici gli investimenti, mettici la voglia di una città di diventare grande.
«Tutto questo – ha aggiunto – ha fatto recuperare verso il pubblico italiano e friulano un riposizionamento turistico della nostra località perché penso che sia stato suscitato un effetto simpatia che mancava da un po’ di tempo. Noi continueremo a crederci e a puntare in alto».
Uno stadio, il Teghil, che «è tornato a diventare il luogo più capiente della regione dove si svolgono i concerti e luogo perfetto da un punto di vista della logistica e questo rappresenta un valore aggiunto» ha sottolineato Marosa.
Un percorso che si amplia grazie alla collaborazione dell’Università di Udine a cui è stato commissionato uno studio sulle ricadute occupazionali ed economiche dei concerti in loco, del centro di aggregazione per consentire ad alcuni giovani di partecipare al backstage e dell’Itet, la scuola superiore lignanese. Si è detto emozionato il vicesindaco nel ricordare «il concerto di Vasco che vidi qui il 19 agosto 1984. Avevo 10 anni e fu un’emozione unica».
Ripartire da Lignano dopo Modena Park è «un orgoglio per tutti» ha affermato Tosolini. «Tutto quello che siamo riusciti a realizzare – ha aggiunto – è stato possibile grazie alla collaborazione tra vari soggetti dal Comune, e qui ringrazio l’ex vicesindaco Vico Meroi che fin da subito ci ha creduto, all’amministrazione regionale e ringrazio per questo l’ex vicepresidente Sergio Bolzonello.
Credo che da parte nostra sia stato rispettato l’obiettivo di allungare la stagione turistica. Solo per quanto riguarda lo staff ci sono stati mille pernottamenti a maggio. Lignano è una località dove si sta bene e si lavora facilmente e dove tutti vengono molto volentieri». E allora bentornato Vasco. Da oggi Lignano è ancora più rock.
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