Addio ad Anna De Simone, la studiosa dei dialetti che amava i poeti friulani
Antonella Nonino: «Considerava Cappello un “figlio d’anima”». Il ricordo di Federico Rossi: «Tanta passione per i Colonos»

UDINE. Anche il Friuli piange la scomparsa, all’età di 87 anni, di Anna De Simone, studiosa e divulgatrice attenta di poesia.
Nata da genitori siciliani a Milano, insegnante per trent’anni al Liceo classico Carducci nella sua città, una vita dedicata all'insegnamento e allo studio della narrativa e della divulgazione della poesia contemporanee e alla loro diffusione nelle scuole attraverso l’organizzazione di giornate di studio, letture di poesia, convegni, recensioni, saggi e studi di varie riviste letterarie quali Caffè Michelangiolo, Diverse Lingue, Poesia, Semicerchio, Studi Mariniani.
Sua la cura di vari volumi di poesie di autori in lingua e in dialetto (da Bianca Dorato a Biagio Marin, a Ida Vallerugo). Promotrice dell’opera del poeta friulano, Pierluigi Cappello, per la quale ha nutrito tutta la vita un’intensa passione.
Sua è la bibliografia del poeta nella sua integrale, “Un prato in pendio. Tutte le poesie 1992-2017” (Bur Rizzoli 2018) e sempre sua la cura di “Assetto di Volo” di Pierluigi Cappello edito da Crocetti, nel 2006, con cui il poeta friulano vinse il premio Bagutta Opera Prima, nel 2007 e il volume Poeti del Friuli tra Casarsa e Chiusaforte (Confine 2012).
«Anna De Simone, considerava Cappello un “Figlio d’anima”, e andava spesso a casa del poeta», ci confida Antonella Nonino: «Negli anni ho mantenuto con lei un rapporto profondo. Sono andata spesso a trovarla. Era già malata e sembrava assente ma quando le parlavo di Pierluigi riemergeva dalla sua malattia».
Racconta Federico Rossi, presidente dell’associazione Colonos. «Ho trascorso momenti indimenticabili con Anna De Simone e Pierluigi. Trascorrevamo qualche ora assieme quando arrivava in treno a Udine e l’accompagnavo in auto a Tricesimo o a Cassacco, oppure quando accompagnavo Cappello a Grado dove lei aveva una casa. Ci mancherà molto.
La ricorderò sempre con gratitudine per il privilegio di aver condiviso momenti indimenticabili e le saremo sempre grati per tutto quello che ha fatto con passione e generosità per Cappello, per i Colonos, per il Friuli.
Con L’associazione Colonos, una serata di Avostanis 2021, abbiamo fatto la sua presentazione del suo straordinario carteggio con Biagio Marin, Lasciami il sogno”.
Con Biagio Marin, una delle grandi voci della lirica in dialetto del Novecento, De Simone iniziò infatti un carteggio che dopo sette anni vide la luce con il titolo «Lasciami il sogno. Carteggio 1982-1985» (Il Ponte del Sale, Rovigo, a cura di Edda Serra)».
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