Addio all’attore Flavio Bucci indimenticabile Ligabue in tv

L'attore aveva 72 anni, aveva lavorato con Monicelli, Argento, Virzì e Sorrentino Negli ultimi anni era in difficoltà economiche e viveva in una casa famiglia
Flavio Bucci. Foto di scena sul set del film 'Ligabue'. ANSA
Flavio Bucci. Foto di scena sul set del film 'Ligabue'. ANSA

ROMA. «È morto Flavio Bucci, il grande interprete noto per il personaggio di Antonio Ligabue e decine di film come il Marchese del Grillo». A renderlo noto in un post su Facebook il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. Bucci da alcuni anni risiedeva a Passoscuro, sul litorale romano. L’attore aveva 72 anni.

Grande attore di teatro e di cinema, nato a Torino il 25 maggio 1947 da una famiglia molisano-pugliese – madre originaria di Casacalenda, piccolo centro in provincia di Campobasso, e padre di Orta Nova, in provincia di Foggia – Flavio Bucci, è assurto alla fama popolare per due interpretazioni: il pittore naif Antonio Ligabue nello storico sceneggiato tv della Rai diretto da Salvatore Nocita e don Bastiano nel film “Il marchese del Grillo” di Mario Monicelli. Formatosi professionalmente presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino. , fu chiamato al cinema da Elio Petri, uno dei registi di punta del movimento neorealista italiano.

L’esordio risale al 1971 con il film “La classe operaia va in paradiso”. Petri volle poi Bucci protagonista in “La proprietà non è più un furto” nei panni di Total, un giovane impiegato di banca allergico al denaro che diventa ladro per ideologia. Il 1977 fu l’anno di “Ligabue”, produzione Rai che diede all’attore la possibilità di farsi conoscere al pubblico televisivo. Tornerà poi a lavorare con Nocita nei “Promessi sposi” del 1989. Ma troviamo Bucci nella “Piovra” di Damiano Damiani, del 1984, e in “L’avvocato Guerrieri – Ad occhi chiusi”, Alberto Sironi, del 2008.

Nel film “Il divo” di Paolo Sorrentino del 2008 interpretò il politico Franco Evangelisti. Bucci indicava come suoi maestri Gian Maria Volontè ed Elio Petri. «Gian Maria mi ha trattato come un fratello minore, Petri come un figlio. Sono state due persone fondamentali», raccontò.

Negli ultimi anni Bucci ha avuto difficoltà economiche ed è stato costretto a vivere in una casa famiglia sul litorale di Fiumicino.

Due anni fa, a margine della presentazione del docufilm sulla sua vita diretto da Riccardo Zinna dal titolo “Flavioh” raccontò di essere rimasto senza soldi e solo, pur avendo due ex mogli, tre figli e la mamma ancora in vita, e di aver speso tutto in alcol e droghe. —

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