Anche in Friuli è “Salmo-mania”: «Parlerò di mafia e razzismo»

Salmo-mania. Sembra quasi una voce del dizionario medico. Fenomeno di ammirazione di massa per il rapper Salmo. Sintomi: concerti sold out, classifiche dominate, stream e views alle stelle. Le cause del magnifico morbo? Talento straordinario, imbattibile e diretto con le parole, valori sul palco e fuori. Davanti a una cartella musicale così il contagio era inevitabile.
Il rapper sarà alla Beach Arena di Lignano Sabbiadoro lunedì 12 agosto (inizio 21.30). I biglietti per l’evento, inserito nel calendario di We Are Lignano e Lignano Sunset Festival, promosso da Fvg Live Srl e Zenit Srl, in collaborazione con Città di Lignano Sabbiadoro, Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG, sono in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati del circuito (per info www.azalea.it e www.fvgmusiclive.it).
E sul litorale farà scalo il “Playlist Summer Tour”, seguito di quel “Playlist Tour 2019” dei record.
«I concerti che porto quest’estate nei festival italiani non sono uguali ai live del tour che ho fatto a marzo nei palasport – ha spiegato Salmo – Si tratta di uno show meno ripensato e impostato per essere eseguito nell’ambito dei festival. Ma è comunque coinvolgente: al pubblico presento i pezzi del mio nuovo album senza tralasciare i brani del passato».
Una tournée che porta il nome dell’ultimo disco, “Playlist”, già certificato triplo disco di platino: «Playlist non è un disco studiato a tavolino per arrivare al numero uno. L’ho realizzato in modo molto spontaneo e forse è proprio per questo che ha funzionato. Se lo avessi pensato un po’ troppo, probabilmente sarebbe venuta fuori una schifezza» ha racconto l’artista sardo.
E l’album continua a piacere, grazie alla potenza, la sincerità e il ritmo dei suoi brani. Un esempio? “90min”: «In quel brano parlo di mafia, razzismo, corruzione, i soliti problemi dell’Italia. Ho solo rinfrescato la memoria alla gente in un Paese dove pochi si esprimono su certi argomenti» ha detto Salmo.
E allora sono proprio le canzoni a spiegare questa “Salmo-mania”: «Questo successo l’ho costruito con le mie mani, come lo volevo io. Il punto, infatti, non è diventare famosi. È diventarlo con il tuo gusto, con la tua musica, la tua personalità, senza essere manipolato o filtrato da nessuno.
Prendiamo una canzone come “Il cielo nella stanza” che è quella di Playlist ad avere avuto più successo: ebbene non è una canzone che ho pensato e scritto per farla entrare nelle programmazioni radiofoniche. Se così fosse – ha continuato il rapper – avrei tolto le parolacce che contiene.
Nella canzone ci sono infatti tante espressioni forti, che ne fanno una sorta di “poesia volgare” – perché è questa la realtà: l’intimità tra due amanti ha infatti degli elementi di volgarità. Però se questi momenti li racconti in una canzone che vorresti passasse in radio, un determinato linguaggio intimo non lo usi. Ecco – ha concluso Salmo – quella canzone non è stata studiata per andare in radio: è venuta così spontanea, dunque non mi sono piegato alle leggi del mercato. L’ho fatto a modo mio e quella canzone è esplosa a modo mio».
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