L’arte a portata di mano: a San Vito al Tagliamento apre il museo tattile che abbatte le barriere
Il Mutat visitabile dal pubblico dal 13 aprile a palazzo Altan Esposti riproduzioni a bassorilievo, sculture e modelli 3D

Immaginiamo di entrare in un museo dove non esiste il divieto di toccare, ma, anzi, è proprio il tatto a guidarci nella scoperta delle opere. Un luogo dove la percezione si espande oltre la vista, aprendo nuove prospettive su arte e cultura.
Questo è Mutat, il primo museo tattile del Nord-Est, che aprirà domenica prossima a San Vito al Tagliamento, progetto che ribalta le regole tradizionali della fruizione artistica e invita chiunque, vedenti e non vedenti, a esplorare il mondo attraverso le mani. Qui l’accessibilità non è un’eccezione, ma la norma, e l’inclusione diventa un’esperienza condivisa e concreta.
Il Museo tattile per tutti (Mutat) nasce dall’impegno dell’associazione Polaris Amici del libro parlato e ha trovato spazio nello storico Palazzo Altan, grazie al supporto del Comune.
L’obiettivo è chiaro: abbattere le barriere culturali e offrire un’esperienza in cui il contatto con le opere diventa il fulcro della fruizione artistica. I musei tattili rappresentano una sfida e un’opportunità per ampliare il concetto stesso di arte e percezione. Lontano dall’idea tradizionale che impone un rapporto esclusivamente visivo con l’opera, questi spazi promuovono una conoscenza multisensoriale. Se per le persone con disabilità visive sono essenziali, per tutti gli altri costituiscono una scoperta sorprendente: il tatto, spesso sottovalutato, si trasforma in un potente strumento di comprensione.
Toccare un’opera d’arte permette di cogliere dettagli che spesso sfuggono alla vista, rendendo il contatto un mezzo di approfondimento e di connessione diretta con il lavoro dell’artista. “La valorizzazione della percezione tattile si rafforza eliminando gli stimoli visivi, che dominano il nostro quotidiano rapporto con ciò che ci circonda, con gli altri e con noi stessi” afferma la direttrice Erica Gaiatto. L’esperienza che si vive al Mutat è pensata per stimolare la riflessione sul modo in cui interagiamo con il mondo e sull’importanza di riscoprire sensi spesso trascurati. Ecco perché Mutat si propone come un museo per tutti, offrendo visite guidate da volontari “donatori di voce”, che oltre a fornire spiegazioni e contestualizzazioni, guideranno i visitatori nella comprensione delle forme, delle texture e dei dettagli.
Mutat si sviluppa in tre sezioni principali. La prima comprende una raccolta di riproduzioni in bassorilievo di celebri opere pittoriche, realizzate da Gualtiero Munerol e dal Centro internazionale del libro Parlato Sernagiotto di Feltre.
Questi bassorilievi permettono di cogliere la profondità e la composizione dell’opera attraverso il tatto, regalando una prospettiva del tutto nuova sull’arte figurativa. La seconda sezione ospita una collezione di sculture originali create da artisti vedenti e non vedenti, dimostrando come il linguaggio artistico sia universale e non legato solo alla vista. Infine, la terza sezione presenta modelli 3D del territorio, offrendo la possibilità di esplorare paesaggi e architetture attraverso il contatto diretto, stimolando una conoscenza più approfondita dell’ambiente circostante. Fra le opere esposte spiccano il ritratto del Duca di Urbino di Piero della Francesca e la rappresentazione tattile de Il Colombre di Dino Buzzati, che testimoniano la varietà della proposta artistica. Mutat rinnoverà il suo allestimento ogni sei mesi, per offrire sempre nuovi stimoli ai visitatori abituali.
L’inaugurazione è in programma domenica, alle 10, nel Teatro Arrigoni, presente anche il vicepresidente della Regione, Mario Anzil, assieme al sindaco della città Alberto Barnava. Seguirà la presentazione del museo a cura della direttrice Gaiatto.
L’artista Felice Tagliaferri esporrà la sua scultura in marmo di Carrara, Cristo Rivelato, opera che ripensa il celebre Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino rendendolo accessibile al tatto. Per tutta la giornata sarà presente un interprete Lis a sottolineare l’impegno di Mutat nell’abbattimento di ogni barriera sensoriale e comunicativa.
Dal 13 aprile il museo sarà visitabile ogni domenica con accesso gratuito su prenotazione, offrendo a chiunque la possibilità di riscoprire l’arte attraverso le mani. Info: www.mutat.it
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