Augias, Carofiglio e Cao: l’estate degli incontri letterari
UDINE. Non c’è una strada che non evochi una storia. Non c’è un’alba che non sia stata vista da occhi incantati. Non c’è una notte che non l’abbia vestita a festa. Lignano è città da vivere. E da raccontare. Con sguardi sempre diversi, con emozioni vere, sapendone cogliere le sue anime e le sue contraddizioni. Lo hanno fatto diciotto autori alla loro prima esperienza. E la raccolta che ne è nata “Lignano: ti racconto”, frutto dello stage di scrittura creativa tenuto la scorsa estate, sarà presentata domani, alle 18.30, al Palapineta aprendo di fatto l’edizione 2015 degli “Incontri con l’autore e con il vino”.
La città del premio Hemingway, grazie all’organizzazione dell’associazione culturale “Lignano nel terzo Millennio” e la guida artistica dello scrittore Alberto Garlini, diventa cosí punto di riferimento per i maggiori protagonisti della scena letteraria nazionale. Da Gianrico Carofiglio a Mauro Corona, da Sveva Casati Modignani a Corrado Augias. E ci saranno anche Marco Missiroli, Stefano Zecchi, Romeo Bugaro, Antonella Boralevi, Marcello Fois a Gian Mario Villalta, Gian Paolo Polesini, Irene Cao.
Si inizierà, dunque, domani con la presentazione dell’antologia introdotta dal ricordo di Renzo Ardito, storico presidente di Lignano Pineta spa, curata dal neo-presidente Giorgio Ardito con all’interno un racconto inedito “Ernest Hemingway ha dormito qui” di Tullio Avoledo. Per l’occasione sarà inoltre presentato il volume “Lignan” della Società Filologica Friulana, a cura dell’architetto Massimo Bortolotti: un volume con 80 interventi per raccontare la località da un punto di vista storico, turistico, urbanistico e ambientale.
D’eccezione l’abbinamento con il vino: in sinergia con Ersa e Consorzio delle Doc sarà presentato uno dei Sauvignon friulani vincitori al concorso mondiale del Sauvignon svoltosi dal 21 al 24 maggio in Friuli. In concomitanza con il premio Hemingway, giovedí 18, al Kursaal interverrà lo scrittore e giornalista Corrado Augias - tra i quattro vincitori dell’importante riconoscimento letterario - per presentare il “Il lato oscuro del cuore”.
Giovedí 25 giugno si ritornerà al Palapineta per l'appuntamento con lo scrittore e giornalista del Messaggero Veneto Gian Paolo Polesini con il suo “On demand. La tv da leggere (quando vi pare)”. Luglio si aprirà con lo scrittore Stefano Zecchi che, giovedì 2, parlerà della sua opera “Rose bianche a Fiume”.
Si proseguirà poi giovedì 9 con la scrittrice Sveva Casati Modignani che al pubblico lignanese presenterà il libro “La vigna di Angelica”.
La settimana successiva, giovedì 16, sarà la volta dello scrittore Romolo Bugaro con “Effetto domino” . L'incontro di giovedì 23 sarà dedicato allo scrittore Gianrico Carofiglio con “La regola dell’equilibrio”. L’ultimo appuntamento di luglio, giovedì 30, farà giungere in città lo scrittore Marcello Fois con il suo “Sempre caro”. Protagonista del primo appuntamento di agosto sarà la scrittrice Irene Cao che presenterà “Per tutto l’amore”.
La rassegna vedrà poi l’arrivo, giovedì 13, della scrittrice Antonella Boralevi con “La locanda delle occasioni perdute”. Giovedì 20 interverrà lo scrittore, scultore e scalatore Mauro Corona “I misteri della montagna” mentre giovedì 27 lo scrittore Marco Missiroli con “Atti osceni in luogo privato”.
Chiuderà quest’edizione, giovedì 3 settembre, lo scrittore e poeta Gian Mario Villalta che illustrerà “Satyricon 2.0”. Un susseguirsi di voci, emozioni, storie diverse, di parole, di pagine scritte, di autori e autrici importanti. Che troveranno a Lignano la città in cui incontrarsi e confrontarsi.
Non solo letteratura, però. Anche quest’anno infatti sarà riproposto il binomio libri–vino. Al termine di ogni presentazione ci sarà la degustazione di una delle eccellenze enologiche friulane. La riviera friulana ancora una volta diventa il palcoscenico ideale per ospitare i nomi illustri della letteratura nazionale e per farli incontrare al loro pubblico. Perché non è solo città di mare, di svago e di gite fuori porta nella laguna o in mezzo alla sua pineta. È molto di piú. È città di cultura, città da raccontare.
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