C'è un fumettista udinese che ha stregato Jovanotti

Manuele Fior ha tratteggiato un Don Chisciotte che reinterpreta l’artista. «Vivo a Parigi, ma mai come ora gli italiani sono coinvolti nei grandi progetti» 

UDINE. Per Salvador Dalì «il disegno è la sincerità nell’arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto». E i disegni dell’illustratore udinese Manuele Fior sono bellezza.

Così Jovanotti, appassionato lettore dei fumetti di Fior, uno tra i più importanti e riconosciuti disegnatori italiani, decide di aprire il nuovo tour “Lorenzo Live 2018” con quella che è la prima animazione di Manuele, 3 minuti in 2D a colori, dove un Jovanotti Don Chisciotte accompagna il pubblico nel cuore dello spettacolo.

Jovanotti e il suo nuovo tour: "Mi sento un Don Chisciotte per la forza d’immaginazione"
Lorenzo Jovanotti iin concerto al Mediolanum Forum di Assago (Milano), il 12 febbraio 2018. ANSA/ US GOIGEST/ MICHELE LUGARESI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++


Il tratto di Fior, dalla carta, si rovescia su uno schermo di 8 metri per 24 che illumina la platea con variazioni sul tema dell’eroe di Cervantes.

«Ho cercato di introdurre il concerto con divertimento, ma anche con un pizzico di sovversione surrealista” – racconta. E così il cavallo lascia il posto alla moto, una donna gigante nel deserto soffia e il cavaliere si ritrova cantante strattonato dai fan. Il corto animato, che nasce dalla collaborazione con lo studio spagnolo Silly Walks, apre certamente a Fior le porte dell’animazione.

Classe 1975 e laurea in architettura a Venezia, collabora con numerosi quotidiani e riviste, tra cui il New Yorker, Le Monde, Vanity Fair, Repubblica e il Sole 24 Ore.

La sua è una produzione vastissima, dalle illustrazioni realizzate per case editrici e giornali, a manifesti per eventi culturali importanti (come il prossimo Salone del Libro di Torino), ai graphic novel per Coconino Press, tra cui La signorina Else da Arthur Schnitzler, e Cinquemila chilometri al secondo e L’intervista per i quali ha ricevuto riconoscimenti significativi.

La matita di Fior scivola sulla carta, sperimenta e si riempie di echi letterari, respira pittura e libri, atmosfere oniriche, luoghi reali, immaginati o immaginari.

Fumetti come tavole pittoriche, e tra i colori e le forme, la scrittura, o meglio la parola – che non è sempre necessaria nel fumetto ma, quando c’è, è dove deve esserci – si fonde con il tratto disegnato, dialoga con esso.

Sceglie di vivere a Parigi Fior, quasi una conferma che il graphic novel e fumetto sono un settore di nicchia in Italia. «La situazione sta evolvendo sensibilmente – ci dice – mai come in questo momento gli autori italiani sono strattonati e coinvolti nei progetti più disparati.

Poi rimangono le tirature e il bacino di lettori, sempre meno importanti che in Francia». Se ricominciamo dall’inizio, il primo fumetto letto è stato L’uomo Ragno e Paperino, poi subito ridisegnati.

«Tuttavia devo la mia formazione soprattutto ai cartoni animati giapponesi – ammette – che ho divorato durante tutta l’infanzia».

Tra i grandi maestri, sicuramente Lorenzo Mattotti, Guido Crepax, ma anche il francese Moebius e su tutti Winsor Mccay, «che è praticamente il primo fumettaro della storia», mentre tra i progetti futuri una storia di fantascienza su Venezia, che s’intitolerà Celestia. Il suo legame con il Friuli è innegabile.

«Sono nato e cresciuto a Cervia, in Romagna, ma tutta la mia famiglia è friulana. Ho coltivato una specie di sradicamento per cui da sempre, penso che sia pure la cifra di alcuni miei fumetti».

Intanto il fino al 4 marzo 2018 il Museo Luzzati di Genova ospita un’ampia mostra personale a lui dedicata. Poi a Padova, dal 10 al 25 marzo 2018, in occasione del festival di fumetto “Be Comics! ” con Le femmine fantastiche, una mostra di opere di Manuele Fior dedicate alla figura della donna attraverso tavole originali, illustrazioni, studi di colore e schizzi.

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