Celti a Nord-Est
UDINE. Sarà inaugurata oggi alle 16, nel museo archeologico di Zuglio, la mostra “Celti sui monti di cristallo” che affronterà il tema della presenza celtica nell’arco alpino orientale attraverso le testimonianze del territorio compreso tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia occidentale.
In Carnia guerrieri transalpini si soffermarono sulle alture più strategiche: armi celtiche provenienti da rilievi e altipiani carnici sono gli indicatori preziosi dell’arrivo, a partire dalla fine del IV-III secolo a.C., dei Taurisci e degli Scordisci.
Il percorso espositivo offre una sintesi della presenza celtica. Nella sezione Primi Celti a Nordest (V-IV secolo a.C.) viene dato risalto a materiali rinvenuti a Montebello Vicentino, Montebelluna e Paularo-Misincinis: la composizione dei corredi tombali suggerisce una mobilità di gruppi di stranieri che si integrarono con la popolazione locale, dando vita così a nuove produzioni originali, come le fibule tipo Paularo.
La seconda sezione è dedicata ai luoghi di culto tra Cadore e alto Isonzo, con esposizioni di armi e cavalli e il luogo di culto militare di Monte Sorantri di Raveo, area consacrata dove venivano conservate le spoglie di nemici vinti.
Ultima la sezione delle necropoli tra il III e I secolo a.C., con corredi funerari, emblematici del Celtismo finale, con lunghe spade e lance e una sezione numismatica. La mostra sarà visitabile fino al 31 ottobre (mercoledì e giovedì 9-12, venerdì, sabato e domenica 9 -12 e 15 -18).
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