Digitalmeet in Friuli con il festival dell’innovazione
PORDENONE. Il futuro passa dal digitale, in un percorso che per portare i suoi frutti deve includere tutti. Dalle imprese alle istituzioni, coinvolgendo i cittadini, l’alfabetizzazione deve fare ancora molti passi in Italia.
Uno di questi è DigitalMeet, la più grande manifestazione nazionale dedicata al digitale e alla sua diffusione verso tutti.
Si può definire come un evento diffuso, perché con oltre 100 eventi e 250 speaker si diffonde in buona parte del Nord Italia, e anche all’estero. L’edizione 2016 si tiene in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e per la prima volta rompe i confini del Triveneto, sbarcando in Emilia Romagna e in Estonia.
Dal 20 al 23 ottobre, di fatto si parlerà del domani in ogni sua forma.
L’obiettivo dell’evento è l’alfabetizzazione digitale portata in contesti pop, che consentono a tutti di avvicinarsi a questo tipo di argomenti, senza però rinunciare a un’offerta culturale di alto livello.
Dall’edizione 2015 anche il Friuli è entrato nell’orbita del Digital Meet, e per il 2016 ha in cantiere una serie di eventi a tutto campo.
A partire da giovedì 20, al Talent Garden Pordenone, con l’appuntamento “Genitori digitali. Conoscere i propri figli diventando utilizzatori attivi dei social media”.
Un appuntamento con cinque relatori, per affrontare un tema tanto complicato quando importante da affrontare, scavando nei social network, nelle possibilità che offrono e nei pericoli che nascondono, a partire dal cyberbullismo.
Dalla famiglia al business, il 21 ottobre, sempre a Talent Garden Pordenone, ci sarà “Marketing technology: perché non adesso? Strategie digitali per aziende deste e pronte”. Un percorso dedicato alle imprese che puntano all’innovazione, asset fondamentale e spesso ancora trascurato da varie realtà italiane.
A Mod-o di Cordenons, invece, con “Navigo veloce quindi cresco” un incontro dedicato alla banda larga e ultra larga, altro punto debole e fondamentale per lo sviluppo in molte aree del Paese.
Il 22 ottobre, al Talent Garden Pordenone, ci sarà un “Coderdojo”. Si tratta di una palestra di programmazione per i bambini: insieme al digital champion Gianpiero Riva, tra gioco e concetti costruiranno i primi mattoncini per avere delle competenze fondamentali nel mondo che affronteranno domani.
Dalla tecnica all’istruzione, si arriverà alla cultura con il dibattito “Music Industry: the digital methods”. Un viaggio nell’industria discografica di oggi e di domani, che si terrà domenica 23 a Lino’s e Co, a Udine.
Come ha sottolineato presidente di Fondazione Comunica, Gianni Potti, anima organizzatrice e ideatrice dell’evento (insieme a Talent Garden di Pordenone e Padova), «DigitalMeet quest’anno è diventato grande non solo perché è sostenuto da un vastissimo movimento digitale dal basso che ha tante anime diverse.
È arrivato a questo punto – ha proseguito – perché ha saputo fare crescere un percorso condiviso in un territorio che sta vivendo una rofonda trasformazione digitale».
Un altro obiettivo di DigitalMeet è «far abbracciare le generazioni, dai bambini agli adulti grazie a eventi accessibili a tutti, su tematiche molto attuali».
Concetto sottolineato da Paolo Ganis, originario di Camino al Tagliamento, co-fondatore di Talent Garden Pordenone. Insieme a due soci fondato la startup Clairy ideando e producendo e un vaso che purifica l’aria, che consegnerà in tutto il mondo entro dicembre 2016.
Un progetto che ha portato l’azienda ad aprire una sede negli Stati Uniti, dopo aver raccolto oltre 200 mila dollari di finanziamento in una campagna di crowdfunding su Kickstarter.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto