Felici ma furlans in teatro e la commedia diventa pulp

Lo spettacolo sarà al Teatro San Giorgio di Udine con tre date: venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 maggio con inizio alle 21

UDINE. Spopolano sul web con le stagioni di “Felici ma furlans”, la serie tv sull’homo furlanus e con le perle di saggezza di Tacons. Ora l’associazione culturale Felici ma furlans arriva a teatro con “Prime che a rivin cuatri”, una tragicommedia pulp in lingua friulana scritta da Sarah Chiarcos e Tommaso Pecile, che firma anche la regia. Ancora una volta la premiata ditta nata dal genio creativo di Alessandro Di Pauli e Tommaso Pecile porta il friulano al di là dei propri confini e usa la lingua della “Piçule patrie” in un contesto che non è certo friulano.

Lo spettacolo, che affonda le sue radici nel 2009 quando Tommaso lo scrisse e diresse per “Sipario!”, sarà al Teatro San Giorgio di Udine con tre date venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 maggio con inizio alle 21.

"Prime che a rivin cuatri", tragicommedia pulp in lingua friulana


«Rispetto al 2009 siamo cresciuti – scherza Pecile –, per questo abbiamo deciso, di riprendere in mano “Prime che a rivin cuatri”, rivedere la sceneggiatura e di farlo diventare il debutto nella commedia di Felici ma furlans».

La storia prende spunto da “Il Rompiballe” di Francis Veber, pièce del teatro francese degli anni ’70. Un testo che, secondo l’autore, a primo acchito sembrava essere nato per essere interpretato dai friulani Alessandro Brunello, Alessandro Comello, Fabiano Dassi, Tullia De Cecco e Valdi Tessaro. Alla commedia però mancava quel tocco in più: il testo lasciava infatti qualcosa di incompiuto. Da qui la decisione di riscriverlo, prendendone i presupposti ma partendo per la tangente.

La scelta risultata poi vincente fu quella di farne una tragicommedia pulp che corresse sul filo dell’isteria; di farla funzionare a teatro, e non al cinema o in televisione. Coraggiosa poi anche l’idea di utilizzare la lingua friulana in una commedia pulp.

Ma come può il friulano essere pulp? «La sfida più grossa – riferisce ancora Pecile – è stata proprio questa: raccontare in friulano un mondo che non ha nulla a che fare con l’immaginario che abitualmente il raccontare in marilenghe porta con sé».

Detto e fatto: “Prime che a rivin cuatri” nel suo nuovo allestimento targato Felici ma furlans centra l’obiettivo e cattura il pubblico che si ritrova inconsapevolmente a ridere dei personaggi, di loro, e non con loro.

La storia è quella di un sicario, il migliore che c’è sulla piazza, il Trist che, per compiere la sua missione, un misterioso omicidio politico, affitta la migliore stanza d’albergo della città. Suo malgrado quella stanza diventerà l’inferno a causa di 4 ostacoli, 4 personaggi che si frapporranno tra il Trist e il suo obiettivo.

Ingresso 12 euro, per prenotare il posto: prenotazioni@felicimafurlans.it.
 

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