Folkest 2017, oltre settanta eventi e c’è il ritmo di Napoli
UDINE. Un festival, per funzionare, deve avere un segno distintivo molto forte. Da trentanove edizioni Folkest si fa forte del suo radicamento profondo sul territorio, accaparrandosi così lo scettro di manifestazione che in regione si irradia maggiormente.
Presentata ieri nel palazzo della Regione Fvg in via Sabbadini a Udine, anche l’edizione 2017 di Folkest non rinuncia alla sua cifra distintiva: numerosi appuntamenti in più piazze possibili, come sottolineato anche dall’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti.
Quest’anno, infatti, gli eventi in cartellone sono oltre settanta e i comuni coinvolti ben ventiquattro, con – tra gli altri - Udine, Spilimbergo, Codroipo a Villa Manin, Tolmezzo, Capodistria e altre località della Slovenia. «Il collegamento con quanti più comuni possibile è sempre stato importante – ha commentato Andrea Del Favero direttore di Folkest – ma siamo riusciti a radicarci ancora di più».
Nonostante lo sparpagliamento dei palchi, non mancano le proposte di qualità, tratteggiate già con le due golose anteprime firmate Eugenio Finardi (sabato 29 aprile al Teatro Candoni di Tolmezzo) e Simone Cristicchi con Orcolat ’76, con l’attrice Maia Monzani, il Coro del Friuli Venezia Giulia, preparato da Cristiano Dell'Oste, e la Mitteleuropa Orchestra diretta da Valter Sivilotti (sabato 6 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine).
Dopo il focus dell’anno scorso sulla Sardegna, quest’anno ci sarà un omaggio alla musica partenopea per una parentesi dedicata a Fausto Mesolella, chitarrista e compositore ideatore della Piccola Orchestra Avion Travel, scomparso di recente. Si comincia con Enzo Avitabile che si esibirà a Montereale Valcellina il 28 giugno, sarà poi il turno dei Solis String Quartet e Jenny Sorrenti con Saint Just a Spilimbergo il 9 luglio e i più giovani Vianova e Suon&Passion.
Chiuderà il ciclo di concerti dedicati a Napoli Teresa De Sio con un omaggio a Pino Daniele, in programma a Capodistria il 21 luglio, data che va oltre quelle del festival, previsto dal 22 giugno al 10 luglio. La città slovena, però, non voleva mancare all’appello delle città ospitanti così, «avendo un’estate già piena», come ha commentato il presidente dell’Aias di Capodistria Roberto Colussi, ha convinto gli organizzatori ad allungare il calendario di Folkest anche per ospitare il concerto di Ron, il 22 luglio.
Oltre all’omaggio a Napoli, ci sarà anche la parentesi dedicata alla musica anglosassone. Il 10 luglio a Spilimbergo (comune storico della manifestazione), si esibiranno i Fairport Convention che riceveranno anche il premio Folkest alla carriera. Il giorno seguente salirà sul palco Ray Wilson, frontman dei Genesis e il 12 luglio i Folkstone, per un brivido di folk metal.
A Spilimbergo, tra il 7 e il 10 luglio, ci saranno spazi dedicati ai più piccoli ma anche le presentazioni di alcune novità editoriali, incontri e dibattiti pubblici. Tra gli oltre settanta appuntamenti non mancheranno le melodie di tradizione celtica, una sezione sempre presente così come le musiche di confine. Altra significativa anteprima si svolgerà poi a Ospedaletto di Gemona: una serata tutta al femminile con la presenza di Ambra Pintore con il suo quartetto e la giovanissima Martina Jori. Infine l'ampio capitolo delle nuove proposte italiane con l'appuntamento di Suonare@Folkest e la serata conclusiva in programma il 4 luglio al Castello di Udine.
Prima della partenza ufficiale, come detto, le due anteprime con Finardi e Cristicchi. Questo secondo appuntamento, in particolare, è stato presentato come fiore all’occhiello di questa edizione. Non tanto per la novità, visto che non è la prima volta che Orcoloat ’76 viene messo in scena, quanto perché durante il suo debutto al Duomo di Gemona è stato interamente ripreso dalla Rai, diventando così un dvd che verrà presentato proprio in occasione dell’anteprima di Folkest.
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