«Giro il film sulla Variante di Lüneburg»

Lo scrittore porta sul grande schermo il suo best-seller con Colin Firth e per Giunti racconta la sua passione per gli animali

UDINE. Un film in cantiere con il premio Oscar Colin Firth (“Il discorso del re”) e un libro in libreria e in edicola da ieri. «Anche se non in tutte le edicole, perché questo mal tempo ha messo lo zampino anche qui», scherza lo scrittore Paolo Maurensig. E non a caso parla di «zampino», perché protagonisti della sua ultima opera sono gli animali, o meglio gli “Amori miei e altri animali” (Giunti, 160 pagine, 14 euro). Un’autobiografia che viaggia fra i compagni a quattro zampe di una vita. Racconti brevi. E paradigmatici che saranno presentati sabato 29, alle 18, alla libreria Friuli di largo dei Pecile a Udine.

Perché «un libro deve lasciare qualcosa al lettore». Ecco il motivo che tiene Maurensig lontano dalla letteratura contemporanea: «Non mi appartiene piú – confessa l’autore di “Canone inverso” –. Mi spiace per gli scrittori, ma non la leggo volentieri perché non mi arricchisce e non mi ispira». Quale è il libro sul comodino?

«Guardo al passato e ora leggo cose in inglese visto che devo approfondire la lingua per il film che si farà dalla Variante». Ne parla quasi come di un conoscente o uno degli animaletti dell’ultimo libro. Ma quella Variante è la “Variante di Lüneburg”, l’esordio con Adelphi del 1993. Un testo destinato a diventare film ormai da qualche tempo, ma ora i tratti sono piú chiari: «Siamo in fase di pre produzione – spiega Maurensig –, è appena iniziata la stesura della sceneggiatura alla quale partecipo anch’io. Poi ci saranno i casting e quindi sarà indicato il regista. Puntiamo a un nome di spicco, di grande impatto. Un premio Oscar, visto che fra gli attori c’è Colin Firth che è anche produttore».

Gli scacchi rappresentano il fil rouge della scrittura di Maurensig. E ritornano anche in “Amori miei e altri animali”. «Ma marginalmente – avverte l’autore –. È un testo dedicato agli animali domestici e in genere, al rapporto che lega uomo e animale. Un rapporto a volte caratterizzato da immenso amore e altre da comportamenti odiosi. Gli animali di cui racconto sono quelli che si sono distinti maggiormente nel corso della vita, un ricordo piú duraturo degli altri. Ho avuto parecchi gatti e un cane che mi ha tenuto compagnia per una dozzina d’anni. È un libro suddiviso in capitoli, ciascuno affronta un problema: dall’abbandono, alle torture, ma anche vicende buffe. Spero sia un libro divertente e utile a chi vuole tenersi un cane o un gatto. È inutile dire “non dovete abbandonare gli animali”: invece non dovete prenderli senza pensarci». Sono tutte vicende legate alla vita personale e al percorso di scrittore di Maurensig. «Come quella volta a Monaco – ricorda –. C’andai per un’intervista televisiva sulla “Variante di Lüneburg”, ma prima avremmo dovuto girare un filmato. Appena arrivati ci recammo a casa di un giovane. Una casa stipata da alcune decina di migliaia di libri di scacchi. Era un appassionato, ma anche grossista. In quella casa viveva da solo, con un gatto. Una bellissima persiana grigia con gli occhi arancioni che se ne stava tranquilla su uno scaffale a osservare cosa stava succedendo. Ma era impossibile girare la scena in quella casa. E cosí, io vestito da nazista, lui da prigioniero dei campi di concentramento, improvvisammo la partita di scacchi sul pianerottolo. Ma l’andirivieni dei condomini era continuo, fino a che un bimbo inciampò su alcuni fili, spalancò la porta di casa e la gatta fuggí: la prima volta che usciva da quell’appartamento. Il giovane trasecolò e finimmo a cercare “Katze”, questo il nome, in giardino. Dall’alto si vedevano un nazista e un ebreo aggirarsi per il quartiere. E cosí qualcuno chiamò la polizia. Spiegato l’equivoco, gli agenti se ne andarono. Salvo ritornare indietro poco dopo: Katze si era intrufolata in macchina e aveva approfittato dell’occasione per fare un giretto».

Michela Zanutto

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