Il cinema e gli orrori della Shoah: stasera il film sul “boia” di Praga

Al Sociale di Gemona l’opera del regista Cédric Jimenez apre un ciclo di proiezioni In programma anche il docu “Chi scriverà la nostra storia” di Roberta Grossman

Melania Lunazzi

La Cineteca del Friuli di Gemona partecipa alla Giornata della Memoria proponendo due riflessioni sul tema dell’Olocausto grazie a due recenti produzioni cinematografiche di forte impatto. Si comincerà oggi, al Sociale, con “L’uomo dal cuore di ferro”, il film del regista, sceneggiatore e produttore francese Cédric Jimenez: proiezioni oggi e domani alle 21, sabato alle 18.50 e domenica alle 18.45 e alle 21. Racconta la storia di Reinhard Heydrich (1904 – 1942) potente gerarca della Germania nazista, feroce ideatore della cosiddetta “soluzione finale del problema ebraico” considerato come l’uomo più pericoloso del terzo Reich.

Braccio destro di Himmler, dopo l’occupazione della Cecoslovacchia viene messo a capo del protettorato di Boemia e Moravia e si guadagna l’appellativo di “boia di Praga” per gli assassini di massa perpetrati a danno della popolazione. Muore proprio a Praga, il 4 giugno 1942, nell’agguato di un commando cecoslovacco composto da combattenti della Resistenza Ceca.

Il film è un adattamento cinematografico del romanzo di Laurent Binet, vincitore del Premio Goncourt Opera Prima nel 2010 (e uscito in Italia per Einaudi nel 2011), incentrato sulla Operazione Anthropoid, il complotto che ha portato all’assassinio di Heydrich. Sarà proiettato al Cinema Sociale di Gemona fino a mercoledì 30 gennaio.

Heydrich è interpretato da Jason Clarke e la moglie Lina è Rosamund Pike (già protagonista in “L’amore bugiardo” e “A United Kingdom – L’amore che ha cambiato la storia”). Nel cast anche Jack O’Connell, Jack Reynor e Mia Wasikowska ( “Alice” nelle due recenti versioni cinematografiche da Lewis Carroll e “Jane Eyre” nel film del 2011, accanto a Michael Fassbender).

Alla figura di Heydrich è stato dedicato già, all’indomani della sua morte, nel 1943, il film “Anche i boia muoiono”, capolavoro di Fritz Lang sceneggiato con la collaborazione di Bertolt Brecht, candidato a due Oscar e presentato alla mostra del Cinema di Venezia del 1946. Anche il film di Lang è disponibile in dvd presso la Cineteca.

Sempre al Cinema Sociale di Gemona, in febbraio, è prevista la proiezione del documentario di Roberta Grossman “Chi scriverà la nostra storia” (Usa, 2018). Il documentario è incentrato sul cosiddetto Archivio Ringelblum, raccolto sotto la guida dello storico ebreo Emanuel Ringelblum tra il novembre del 1940 e il gennaio del 1943 nel ghetto di Varsavia, dove si trovavano rinchiusi 450 mila ebrei.

È qui che il gruppo conosciuto con il nome in codice di Oyneg Shabes (letteralmente “La gioia del sabato” in yiddish) raccolse migliaia di documenti, diari, testimonianze, disegni che raccontavano le atrocità commesse dai nazisti.

Una parte di queste raccolte venne seppellita prima della deportazione e della distruzione del ghetto. Il film intreccia immagini dei testi d’archivio con nuove interviste e filmati arricchiti da ricostruzioni storiche che permettono allo spettatore di essere trasportato all’interno del Ghetto e delle vite dei protagonisti che vollero resistere per “urlare la verità al mondo”. Nel cast la tre volte nominata agli Oscar Joan Allen e il premio Oscar Adrian Brody. (Info orari: 348 8525373, www. cinetecadelfriuli. org). Da segnalare infine un altro titolo che la Cineteca presenterà al Sociale di Gemona nell’ambito del ciclo sulla Shoah: “1938 – Diversi” di Giorgio Treves, sulla promulgazione, 80 anni fa, delle leggi razziali in Italia. Presentato fuori concorso all’ultima Mostra Internazionale di Venezia. Realizzato dalla Tangram Film di Roberto e Carolina Levi in collaborazione con Sky Arte si avvale della partecipazione e delle testimonianze, fra gli altri, di Roberto Herlitzka, Stefania Rocca, Alessandro Federico, Mario Avagliano, Roberto Bassi, Luciana Castellina, Alberto Cavaglion, Rosetta Loy, Liliana Segre, Walter Veltroni. –



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