Il diario dei giovani nei giorni del tempo sospeso

PORDENONE. «Il tempo sospeso del lockdown ci ha avvicinato ai ragazzi e alla loro primavera persa: momenti di condivisione a scuola, nelle città e con gli amici, attimi di quotidianità che hanno lasciato il posto all’isolamento nelle case e alla formazione a distanza.

È nata così – spiega Valentina Gasparet, curatrice di pordenonelegge – l’idea di un progetto che diventasse “luogo” di ascolto per i ragazzi: uno strumento per raccontarsi e metabolizzare, attraverso la scrittura, le emozioni sedimentate in solitudine. Per offrire una prospettiva futura alla quale guardare con l’energia e i desideri di un’età che si apre alla vita».

Questo, appunto, l’obiettivo del contest di scrittura “Sposta la tua mente al dopo... e raccontalo”, «avviato – racconta ancora Gasparet – su impulso dell’istituto Flora e in particolare della docente Aessandra Merighi: con lei e con l’Area giovani Cro da tempo collaboriamo nell’organizzazione di un momento dedicato ai giovani e al loro raccontarsi, nell’ambito di pordenonelegge.

Con l’assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Pordenonelegge ha così portato avanti il progetto che selezionerà i testi degli studenti delle scuole superiori Fvg, inoltrati dai loro insegnanti, riunendoli in un ebook dedicato al futuro post pandemia, raccontato dai giovani.

«Nelle ultime settimane – aggiunge Gasparet – la bella novità: dalle scuole di alcune zone fortemente colpite dal covid è arrivato un impulso perché anche i loro ragazzi potessero raccontare il “dopo”, la voglia di ritornare a respirare. Molti studenti delle zone rosse di Piacenza e Brescia, e di Conegliano e Pieve di Soligo, diventeranno co-autori dell’ebook che presenteremo al festival: l’auspicio è che possano anche intervenire in presenza».

Dal 16 al 20 settembre, pordenonelegge rinnoverà anche l’appuntamento con un contest storico della letteratura per ragazzi, “Caro Autore, ti scrivo…”: «un saldo filo rosso unisce i due progetti, malgrado in questo caso si parli di giovani 11-14enni – osserva Gasparet –. In questo 2020 così delicato abbiamo scelto quattro romanzi “di formazione”: Annet Huizing con “Come ho scritto un libro per caso”, Andrea Atzori e Andrea Pau Melis con “Fiume Europa”, Sabina Colloredo con “Non chiamarmi strega” e Davide Morosinotto con “Il fiore perduto dello sciamano di K” sono opere capaci di esprimere la meraviglia e insieme le difficoltà della crescita e dell’adolescenza.

Letture che proponiamo per la stagione estiva, e su cui ci confronteremo a pordenonelegge 2020 in una edizione che, grazie a un valore aggiunto digitale, potrà raggiungere platee di giovani ancora più vaste». I dettagli e i bandi dei progetti su pordenonelegge.it. —
 

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