Il festival Leggermente compie 20 anni: la grande festa a San Daniele

A tutto il pubblico verrà regalata una copia del libro che racconta i venti anni di Leggermente
Angelo Floramo

Venerdì 22, alle 21, nell’auditorium delle scuole medie a San Daniele del Friuli, in via Kennedy, Leggermente festeggiare i venti anni di attività dell’Associazione.

A ripercorrere i momenti più significativi di questi anni, seguendone le tappe, raccontando aneddoti e svelandone i segreti, ci saranno Paolo Patui, l’ideatore e l’anima, Angelo Floramo, storico amico e collaboratore e Alessandro Venier, codirettore artistico, accompagnati dal pianoforte di Iuri Dal Dan. Anche il pubblico potrà essere elemento attivo dell’evento inviando una domanda, tramite whatsApp +39 339 3697658 o email info@leggermente.it, a cui verrà data risposta nel corso della serata. Gli stessi recapiti vanno contattai per la prenotazione vivamente consigliata. L’ingresso è libero, l’uscita pure. A tutto il pubblico verrà regalata una copia del libro che racconta i venti anni di Leggermente.

C’è poco da dire: perfino la meravigliosa veste grafica, curata da Riccardo Violino, annuncia fin da subito che questo non è assolutamente un libro di memorie ma piuttosto un album da disegno per chi ha ancora la fortuna di avere una mente fanciulla, incline ad abbandonarsi al sogno. Il formato, i colori, la scelta di utilizzare le matite colorate come filo conduttore che accompagna la lettura, tutto congiura affinché chi si trova per le mani questo stuzzicante giocattolo di carta abbia l’impressione che è arrivato il momento della ricreazione festosa o di un imprevisto pomeriggio di vacanza, finalmente senza compiti da fare. Un tempo libero, da riempire con tutte le architetture di cui è capace la fantasia, e cioè, secondo Einstein, la stagione in cui la mente degli umani si diverte. Il passo si fa leggero e tutto assume i cromatismi della possibilità, la meraviglia dell’avventura. Per vent’anni qualcuno ha scarabocchiato, disegnato figure e sogni, colorato ma sempre ben oltre i margini imposti dalla triste severità dei protocolli, lasciando che fossero esclusivamente la creatività e lo stupore a dettare il passo dell’andare.

Beh, il gioco è facile e il colpevole si svela fin dall’inizio, dal momento che questo non è un giallo, ma, come ormai avrete capito, la mescolanza di tutti i colori possibili, un iridescente caleidoscopio di quelle intenzionali e anarchiche sbavature di cui la letteratura è capace. Dunque, procediamo un passo alla volta. Il colpevole, si diceva: ebbene è proprio lui, Paolo Patui, che si è inventato, nel 2004, uno degli appuntamenti letterari più importanti del nostro tempo, in combutta con quell’allegra e cangiante brigata che ha saputo coinvolgere in così tanti anni di appassionati randagismi intellettuali. Leggermente è sempre occasione di incontro fra i lettori, le letture e gli autori. Un circo in cui tutto si mescola, i ruoli si invertono, assumendo nel gioco degli specchi il piacere del ribaltamento assoluto. Album di disegno, dicevo, questo libro che ne racconta le biografie. Ma anche Album di famiglia. Saranno in tantissimi infatti a riconoscersi fra le pagine voluttuosamente stampate su carta “Fedrigoni Arena Extra White”, che squadernano volti, memorie, temi e appuntamenti.

Una topografia dell’anima, quella che si impiglia nel labirinto delle letture che hanno accompagnato la trama del nostro esistere e che alla fine riflettono il Mondo intero e noi dentro di lui, come amava ripetere Borges.

Alessandro Venier dialoga con Patui in un flusso di coscienza strutturato in quattro tempi. Le voci degli ospiti, i loro ricordi, gli aneddoti e i racconti sono le tante glosse, gli appunti a margine, i post-it autografi che qui si assemblano, assieme alle foto meravigliose che sono altrettanti scatti di una memoria che non si “sfolla”. E all’ultima carta viene da sperare che altri venti di leggerezza possano gonfiare ancora le vele di questo vascello. Capitan Paolo, la ciurma è tutta qui. Taglia gli ormeggi, che si salpa per nuove avventure!

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