Il libro di Menis: «Il Parlamento friulano piú antico della Magna Carta»

UDINE. Una giornata per ricordare la storia del nostro popolo, i suoi valori, le sue tradizioni, la sua lingua, le sue origini. Un’occasione per riaffermare la nostra identità, riflettere sul nostro glorioso passato e sulle esperienze che lo contraddistinsero come l’istituzione di uno dei primi parlamenti democratici d’Europa. Ancora prima della Magna Carta (1215), infatti, in Friuli c’era un’assemblea che si riuniva in castello a Udine con rappresentanti dei nobili, degli ecclesiastici e dei Comuni. Un’istituzione antica nata qui in Friuli di cui essere orgogliosi.
È il messaggio con cui ieri la Provincia di Udine ha celebrato il 3 aprile, la “Festa della Patria del Friuli” riconosciuta dal 2015 anche attraverso la legge regionale, un importante strumento di difesa della comunità friulana che attribuisce anche risorse ad hoc per le tante iniziative in programma sul territorio promosse da Enti e associazioni.
E proprio all’età dell’oro della storia del Friuli è dedicato l’evento organizzato per questa giornata dalla Provincia di Udine in collaborazione con la Società Filologica Friulana. Nel salone del Consiglio provinciale è stato presentato il volume “I patriarcjis di Aquilee e il Stât dal Friûl Patriarcjâl” pubblicazione in marilenghe di mons. Gian Carlo Menis.
«I patriarchi sono i protagonisti principali di tante azioni nella storia del Friuli in particolare nel periodo dal 1077 al 1420 ovvero dalla proclamazione, da parte di Enrico IV, del patriarca Sigeardo quale Duca del Friuli fino alla resa di Udine ai Veneziani», ricorda Menis nella sua premessa.
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