Il ritorno di Lilli Gruber: un libro contro l’intolleranza

ROMA. «Questo libro è un attacco all’intolleranza. Un appello a trovare il coraggio di ammettere che in ogni tragedia collettiva esiste una responsabilità individuale. Piú intensamente mio di qualsiasi altra cosa io abbia mai scritto, è un’esplorazione personale del peggiore incubo della nostra memoria collettiva».
Con queste parole Lilli Gruber, completamente ristabilita dal malanno che l’ha tenuta lontano dalla televisione, ci presenta il suo nuovo libro, “Tempesta”, che esce quest’oggi per i tipi di Rizzoli e segue il successo di “Eredità” uscito sempre per Rizzoli nel 2012 (160 mila copie in sedici edizioni). «Ma è anche una grande storia d’amore, di sofferenza, di gloria e di segreti nel cuore del Terzo Reich», ci dice l’autrice. «Il racconto della tempesta che ha travolto la mia famiglia, la mia Heimat e l’Europa intera nella Seconda guerra mondiale, la piú devastante nella storia dell’umanità. La protagonista è la mia prozia Hella Rizzolli, la cui vita fu segnata da due dittature: l’una subita, il fascismo, l’altra sciaguratamente scelta, il nazismo. Scrivendo di lei, e di tutti gli altri personaggi, alcuni reali, altri nati dalla mia immaginazione, mi sono confrontata con la consapevolezza che di fronte ai drammi della Storia, per quanto possiamo sentirci impotenti, nessuno è innocente».
«Ho trovato molto su cui riflettere – ha ancora osservato Lilli Gruber –. Innanzitutto sul rischio mortale del rifiuto della diversità e dell’ossessione della purezza razziale. La Storia si ripete e oggi occorrono coraggio e determinazione per affrontare le nuove forme di odio e di violenza».
«Questo libro, piú intensamente mio di qualsiasi altra cosa io abbia mai scritto – ha tenuto a sottolineare –, è un'esplorazione personale del peggiore incubo della nostra memoria collettiva. Ho voluto usare gli strumenti della fiction, della suspense e del dramma, per trasmettere una convinzione che nasce dal mio lavoro di giornalista e si è rafforzata in questa prova narrativa: scegliere il Bene dipende solo da ciascuno di noi».
Lilli Gruber è dunque tornata e si è detta pronta a tornare in tv. Negli ultimi tempi il suo programma su La 7, “8 e mezzo” una trasmissione di approfondimento sulle grandi questioni politiche e sociali, è stato condotto da Giovanni Floris, ma l’editore dell’emittente, Urbano Cairo, ha sempre affermato che si trattava di una sostituzione temporanea. «Lilli è in convalescenza – aveva detto – le ho parlato e l’ho trovata benissimo con la sua bellissima voce. Ha voglia di tornare al piú presto, e noi la aspettiamo». Quel momento sembra dunque finalmente arrivato.
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