Il web e il caro-ombrellone: «In Sicilia si paga meno»
LIGNANO. Portafoglio alla mano il turista fa i conti. Perché alla fine della vacanza anche la tariffa dell’ombrellone va a incidere sul budget di famiglia. E il confronto si sta un attimo a farlo tra le varie località di mare.
Ecco allora che si accende la polemica dopo la pubblicazione dei costi giornalieri e stagionali delle attrezzature della riviera friulana tra i lettori del “Messaggero Veneto”. Perché, a detta di molti, anzi moltissimi, in altre spiagge, sia in Italia sia all’estero, si risparmia. E non di poco.
«Sicilia, San Vito lo Capo, pagato la scorsa settimana due lettini più ombrellone in prima fila in un mare da sogno 10 euro con ricevuta», scrive La Desi sulla pagina Facebook del nostro quotidiano. Ognuno con la propria esperienza alle spalle, ognuno pronto a raccontarla e a condividerla con gli altri.
«Giusto per un confronto - aggiunge poi Alessandro -, ombrellone più due lettini a Katoro (Umago) tre euro a pezzo, in totale nove euro. Ah sì... il parcheggio giornaliero costa cinque euro ma più della metà dei posti è gratuita. Direi che siamo agli opposti. Dimenticavo, ci sono pure le piscine gratuite, ben tre».
Altro commento, altro confronto amaro. «L’anno scorso a Misano Adriatico sulla riviera romagnola – dice Maurizio sul sito web del Messaggero Veneto – un ombrellone e due lettini a 10 euro».
Il listino prezzi degli ombrelloni non lascia indifferenti. C’è però anche chi difende la località. Come Anita per la quale «il prezzo dell’ombrellone purtroppo incide molto, ma il vantaggio è che ti trovi una spiaggia curata e pulita. Penso sia la più bella in Italia».
E chi, invece, attacca pesantemente la città. «Lignano – scrive Stefano – oltre a essere cara non è all’altezza delle altre spiagge dove un ombrellone e due lettini costano 15 euro. Non ci sono i parcheggi sotterranei alle spiagge, mancano i pannelli solari per le docce calde gratuite. Lignano è cara, è soprattutto indietro rispetto a tutte le altre spiagge della riviera romagnola, la lottizzazione immobiliare ha rovinato la località balneare».
Insomma le critiche non mancano. E c’è anche chi racconta come dopo quarant’anni di vacanze a Lignano a essere cambiati – in peggio – siano soltanto i prezzi.
«Allora il divario fra qualità e prezzo era buono ora proprio no – dichiara Maria Letizia –. E non occorre nemmeno andare all’estero basta la riviera romagnola per spendere molto meno!».
A fronte degli aumenti (solo a Sabbiadoro i prezzi sono stati congelati), lo sottolineano i concessionari delle spiagge lignanesi, ci sono stati dei potenziamenti e miglioramenti dei servizi.
«Inoltre – afferma il presidente della Lignano Pineta spa Giorgio Ardito – a Lignano offriamo ai turisti che pernottano in albergo o negli appartamenti dei pacchetti in cui è compreso anche il costo dell’ombrellone perché ricordiamoci che non tutti i turisti sono pendolari. Questo nella riviera romagnola, per la mia esperienza, non accade. C’è un bagno spiaggia convenzionato con l’albergo ma solo con un piccolo sconto sulla tariffa di listino, il prezzo non è compreso come accade qui e anche a Bibione».
I listini prezzi non sfuggono, insomma, all’occhio attento dei turisti. Pronti a condividere sul web le proprie impressioni. E soprattutto le proprie critiche.
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