In Val Pesarina un festival dedicato al tempo e alla memoria

Da sabato 26 aprile la prima edizione dell’evento. In programma un ricco calendario di appuntamenti che intrecciano storia, letteratura e teatro, con particolare attenzione alla Resistenza

Matteo Sgobino, Nicoletta Oscuro e Manuel Buttus
Matteo Sgobino, Nicoletta Oscuro e Manuel Buttus

Prende avvio sabato 26 aprile, in Val Pesarina la prima edizione del festival dedicato al Tempo. Il tema del tempo viene esplorato sotto diverse angolazioni: la misura del tempo, Il tempo della musica, il tempo del lavoro, il tempo che fugge, il tempo della memoria e della storia.

In questa prima edizione si parlerà di Memoria e Tempo. Ma… cos’è la memoria? Cos’è il tempo? Sono due concetti – meglio, due realtà – con i quali ci troviamo quotidianamente a confronto, in ambiti diversi. Passato, presente, futuro (il tempo) si confrontano sempre con la memoria, anche in forma inconscia. In fondo il passato si deposita nel presente in vista del futuro, come anticipazione del futuro, e il presente gioca in questo un ruolo fondamentale, di passaggio.

La memoria che va allenata per essere mantenuta in funzione, non è una memoria passiva che si riempie di ricordi e di fatti, è un’attività, un esercizio strumentale del cervello. Il tempo, invece, è del tutto slegato dalle capacità umane, non si può fermare e non può tornare indietro.

Il festival propone un ricco calendario di appuntamenti che intrecciano storia, letteratura, teatro e memoria, con particolare attenzione alla Resistenza, alle vicende del Novecento europeo e alla cultura del Friuli.

Si apre sabato 26 aprile con la presentazione del libro Guidalberto Pasolini Ermes. Da Porzûs a Bosco Romagno, con l’autore Paolo Strazzolini: un approfondimento sulla figura di Ermes, fratello di Pier Paolo Pasolini, tragicamente scomparso nel contesto della Resistenza friulana. Il 27 aprile sarà proiettato il film Carnia 1944 – Un’estate di libertà, che racconta l’esperienza della Repubblica partigiana della Carnia, con la presenza dello sceneggiatore Carlo Tolazzi.

Il 29 aprile, lo storico Tommaso Piffer presenterà Sangue sulla Resistenza, un’opera che getta nuova luce sull’eccidio di Porzûs e ne rivela implicazioni storiche più ampie.

Il teatro entra in scena il 30 aprile con L’esercito dei matti, uno spettacolo che unisce suono, voce e immagini per raccontare la dimenticata vicenda dei soldati italiani internati nei manicomi durante la grande guerra con Nicola Ciaffoni su testo di Gioia Battista.

Il 2 maggio va in scena On the Road, tragicommedia sul mondo del lavoro contemporaneo e sulla precarietà dei diritti con Manuel Buttus, Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino. Infine, il 10 maggio, in occasione della Settimana della Cultura Friulana, si chiude con La Filipa di Don Antonio Roia, riproposta in una nuova lettura teatrale a due voci curata da Carlo Tolazzi con accompagnamento musicale di Giorgio Parisi.

Il festival organizzato dal Comune di Prato Carnico è inserito nell’ambito dell’intervento “Passeggeri del Tempo- Festival - Multidisciplinare” del progetto “Viaggiare nel Tempo. La Val Pesarina tra storia, tradizione e innovazione” finanziato dai fondi PNRR, Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, dell’Unione europea – NextGenerationEU e del Ministero della Cultura. 

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