Irene Cao: «I miei primi 40 anni con la regia di un film e un viaggio in Grecia dopo la trilogia sexy»

La scrittrice pordenonese festeggia con l’esordio alla cinepresa. «Non inseguo i follower in rete e la popolarità senza valore»

PORDENONE. Un nuovo lungometraggio e un viaggio in Grecia. È questo il settembre di Irene Cao, scrittrice che sta consolidando l’immagine di fenomeno letterario da centinaia di migliaia di copie, successo della trilogia erotica Io ti guardo, Io ti sento, Io ti voglio, pubblicata da Rizzoli, con una caparbia e costante attenzione ai passi che muove. In ogni direzione.

La sua estate, allora, è alla fine o inizia adesso?

«Un po’ entrambe le cose. Mi sono riposata, è vero, ma ho anche lavorato. E forse più che un’estate dovrei dire che mi sono presa un periodo di pausa e di riflessione che dura da un anno. Un periodo che mi è servito per guardarmi intorno, prendere del tempo per me, mettere a posto alcune cose».

Per esempio?

«Ho iniziato a muovere qualche passo nella regia e nel mondo del cinema. Non è facile e ci vuole tempo. Però ho messo a posto il progetto del film, ricomposto alcune scene, ripensato tutto il progetto e adesso, in questo mese intendo, ne verrà fuori qualcosa di nuovo, non è stato ancora deciso in che forma, molto probabilmente sul web, ma è questione degli ultimi dettagli.

Il tema è sempre quello a me caro del doppio filone tra realtà e sogno. Il gioco sulle immagini e sulla bellezza è sempre la traccia costante, ed è uno dei tratti che ho fortemente voluto. Insomma adesso è diventato un lungometraggio e d’altra parte non volevo buttare via un lavoro che mi era costato fatica, anima, cuore e anche denaro».

A settembre anche un viaggio, si diceva.

«Sì, sto pensando alla Grecia».

Non sarà mica per il suo compleanno?

«Esattamente, ha proprio centrato, sono…»

No, no, non dica niente di più, basta sapere che è il suo compleanno, gli anni non contano.

«Guardi che non ho nessun problema, lo scriva pure che sono quarant’anni. Del resto, ormai in rete non ci sono più segreti. No, davvero, sto bene con me stessa e con la mia età. Devo dirle che pensando a questa data immaginavo di fare qualcosa qui vicino.

Abbiamo luoghi magnifici e per me già andare a Venezia, per esempio, è un regalo. Ma poi un’amica mi ha suggerito la Grecia e devo dirle che mi ha convinto. Così, fra qualche giorno parto per un po’».

Torniamo a lei, anche se si è presa un periodo di pausa dalla scrittura tradizionale, che l’ha portata al successo, i suoi lettori la seguono molto e aumentano le traduzioni all’estero dei suoi libri.

«È vero, e ovvio, la cosa mi fa molto piacere. Seguo direttamente chi mi scrive sui social, ma non altrettanto le traduzioni, o meglio ho un po’ perso il conto delle lingue e dei paesi in cui i miei libri vengono tradotti. Cioè, intendiamoci, in Francia, Polonia, Turchia, Spagna, Russia e Danimarca i miei libri hanno un pubblico importante, però sono aspetti che segue direttamente l’editore. Io ricevo molti apprezzamenti dal pubblico.

Tra tutti i miei volumi, se posso dirle, sono però più legata all’ultimo libro. Un racconto che non ha avuto l’attenzione editoriale che meritava».

Sono cambiate molte cose dal 2013.

«È cambiato tutto! Non solo gli assetti delle case editrici e ovviamente le persone che poi materialmente seguono il lavoro. È cambiato il modo di valutare le proposte, di seguire le idee, di considerare le persone e gli autori. Tutto è determinato dalla popolarità social. E la cosa mi delude molto e mi ha fatto stare male. Le racconterò una cosa».

Ci dica.

«A Milano, a colloquio con il manager di un importante ufficio stampa, la domanda che mi è stata posta è quanti follower avevo. Capisce? Non temi, argomenti, scrittura, critica. No, ciò che interessa è il numero di follower. Io non ho interesse in questo genere di dinamiche.

Non mi creo falsi profili, come fanno altri, per gonfiare numeri e visibilità. Ma se questo è il modo di scegliere cosa promuovere e cosa pubblicare beh, è deludente. Adesso, però, penso al mio viaggio, alla mia festa e al mio film!». —


 

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