La Massoneria: Il 25 aprile è una festa universale di pace, libertà e democrazia

Il gran maestro della Gran Loggi d’Italia, Luciano Romoli sottolinea come questa data rappresenti non solo un momento fondante della nostra democrazia, ma anche un punto di orientamento per la società contemporanea, sempre più bisognosa di radici etiche e spirituali

La storia è il terreno dove si incontrano esperienza e conoscenza: così ci insegna Marc Bloch, ricordandoci che fare storia vuol dire innanzi tutto tracciare un nesso tra vissuto e comprensione, per cogliere il senso profondo del susseguirsi degli eventi che raccontano il cambiamento e l’evoluzione della civiltà in cammino.

Il prossimo 25 aprile saranno ottant’anni dalla Liberazione, ricorrenza fondante della Democrazia, che ha prodotto la Costituzione, che è la Carta dei Valori Supremi su cui si fonda la convivenza e in cui tutti dobbiamo riconoscerci”.

Il Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Antiche liberi accettati muratori, Luciano Romoli,con queste parole ha voluto sottolineare la matrice universale di una ricorrenza che se rivissuta senza pregiudizi e barriere ideologica, può rappresentare un momento essenziale di orientamento per il dibattito pubblico.

“Un numero significativo di aderenti alla Libera Muratoria ha fatto parte dell’Assemblea Costituente, partecipando attivamente alla scrittura di quei principi che informano la vita democratica in cui tutti crediamo.

La Libertà – prosegue l’analisi di Romoli - è il Primo Lume degli Antichi Liberi Accettati Muratori. Quella libertà ch’è si cara – scrive Dante in versi insuperati – come sa chi per lei vita rifiuta. Per questo, con consapevolezza e senso della memoria, bisogna rendere omaggio a chi, con coraggio e sacrificio, ha lottato per la conquista di un bene indefettibile, supremo e inalienabile dell’umanità, mai scontato.

Per i nostri Fratelli e le nostre Sorelle, la Libertà non è solo una conquista storica, ma il fondamento stesso del cammino massonico, che conduce verso il perfezionamento dell’uomo e l’edificazione di una società più giusta”.

Con il 25 aprile nasce una storia nuova, che coincide con l’atto di ribellione contro la sopraffazione esercitata dai regimi autoritari che ha proiettato un paese terribilmente prostrato dalla distruzione e dalle atrocità della guerra, verso la speranza di un orizzonte di crescita in cui le parole diritto, solidarietà, uguaglianza, fratellanza tornavano ad avere un valore. Vi sono luoghi geografici che ci riconducono all’atto fondativo della prossima Festa.

Il Presidente Mattarella quest’anno prenderà le mosse dalla Liguria, ma sono tanti i teatri di quello che è stato un sacrificio corale, che dobbiamo saper ripercorrere per dare un senso a quel divenire che privato di regole, come spesso si manifesta, finisce col travolgerci, togliendo spazio alla riflessione che sola può dare nutrimento allo spirito.

Nella simbologia massonica, la Libertà è la chiave che spezza le catene della "pietra grezza", emancipando l’individuo dal pesante giogo dei pregiudizi e dell’ignoranza. Ma ricordiamoci che non può sorgere alcun Tempio dove l’esercizio della Libertà e della Fraternità vengono cancellati o negati - conclude il Gran Maestro Luciano Romoli.

“La Fraternità potrà cambiare i destini del mondo. Servirà, infatti, il cemento della Fratellanza per recuperare il senso più pieno di questo 25 aprile, che deve sollecitare la maturazione della consapevolezza universale di far parte di una comunità di destino”.

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