La pittura di Mario Sironi: il bello di arte e natura
Palazzo Ricchieri di Pordenone ospita un’antologia con 35 opere del pittore. L’assessore Parigi: «Un’occasione per valorizzare i nostri spazi culturali»

Sono 35 le opere esposte nella mostra antologica dedicata a Mario Sironi che è stata inaugurata ieri, a Pordenone, nelle sale di Palazzo Ricchieri.
Considerato fra i più celebri e originali esponenti delle arti figurative nella prima metà del Novecento italiano, Sironi è stato anche scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico.
Abbandonati gli studi universitari d'ingegneria per dedicarsi alla pittura, aderì al movimento futurista. Dopo la guerra, a cui partecipò come volontario, iniziò a Milano nel 1922 il movimento "novecentista", diventandone uno dei capi.
Nel contempo, collaborò al Popolo d’Italia come disegnatore e critico d’arte e fu anche membro del direttorio della Triennale di Milano. Inoltre, teorizzò e fu egli stesso un esponente, della pittura murale. La sua arte figurativa, tesa alla rivalutazione dei valori plastici dopo l’impressionismo, è fatta di chiaroscuro, volumi e concisione grafica, e si risolve nell’idoleggiamento di una vita eroica e primitiva.
Così scriveva al cugino già nel 1903: «Dico tutto questo per mostrare che la mia non è un’infatuazione giovanile ma che si tratta di speranze fondate, di amore sincero profondo che io porto all’arte; che si tratta della sola religione della mia vita: adoro il bello che mi offre l’arte e la natura, non credo ad altro”.
Diventerà una figura artistica complessa che potrà essere approfondita attraverso le opere in esposizione a Pordenone, capaci di descrivere l’ecclettica esperienza artistica altrettanto, il clima di inquietudine legato a quel particolare momento storico.
La mostra intitolata “Mario Sironi. Adoro il bello che mi offre l’arte e la natura” è organizzata da Pordenone Fiere e Comune di Pordenone con il sostegno della Fondazione Friuli e in collaborazione con Nef di Padova. La curatela è di Galleria 56 di Bologna.
Prosegue dopo il successo delle mostre “en plein air” di Bruno Lucchi (2019) e Giorgio Celiberti (2020) e la mostra antologica di Umberto Martina del 2022, la scelta voluta da Pordenone Fiere di investire nella cultura: «Da cinque anni realizziamo con piacere un’iniziativa di arte moderna e contemporanea che coinvolge la città di Pordenone – ha sottolineato ieri, il presidente di Pordenone Fiere Renato Pujatti nel corso dell’anteprima per la stampa –. L’evento di quest’anno, dedicato al grande maestro Sironi, si colloca in un progetto più ampio orientato a sostenere il ruolo di Pordenone come meta di turismo culturale.
Ci teniamo moltissimo a realizzare questi progetti in collaborazione con il Comune di Pordenone, poiché siamo convinti che l’arte e la cultura, ma soprattutto la bellezza, debbano rientrare nella nostra mission».
«Dopo la mostra del 2018, Pordenone continua il suo rapporto con Sironi – ha evidenziato l’assessore comunale alla Cultura Alberto Parigi – presentando, però, opere diverse, che costituiscono un percorso nuovo.
Abbiamo accolto subito la proposta della Fiera, che è un’occasione, oltre che per ammirare le opere di Sironi, per valorizzare i nostri spazi culturali, in primo luogo il museo civico d’arte».
«L’esposizione – ha aggiunto il co-curatore Alberto Scarpazza di Galleria 56 – rappresenta in modo completo, la poliedricità dell’artista. Dalla sua prima opera, continuando poi con i lavori d’età matura, passando attraverso la satira politica e la pubblicità per grandi marchi italiani, per finire con gli anni della solitudine e le opere monumentali dedicate alla decorazione in senso generale».
Tra le ope “Presaggio”, dipinta da Sironi già intorno ai 15 anni, “La Giustizia e la legge” del 1935-1937, “Ritratto di Uomo Anni ‘50”, “Figure Femminili 1948”, “Composizione Grigio-Azzurra fine anni ‘40”, e il progetto per la pubblicità della Fiat 500 del 1936 circa.
Un ricco catalogo contenente tutte le opere esposte accompagna l’evento espositivo (Edizioni Cinquantasei).
La mostra, ospitata al Museo civico d’Arte, costituisce l’inizio di un nuovo percorso di collaborazioni con Pordenone Fiere che, nel 2025, proporrà un evento fieristico con una formula totalmente rinnovata e dal titolo “Alto Adriatico, Arte, Antiquariato”.
La mostra sarà visitabile fino al 26 maggio a ingresso libero con i seguenti orari: venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13.
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