L’amarcord sull’Edipo Re della Medea di PPP

VENEZIA. L’isola di Medea approda alla 73ª Mostra del Cinema di Venezia: a bordo di Edipo Re, la storica imbarcazione acquistata da Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini nel 1956, le prime sequenze del documentario che racconta il backstage del film Medea di Pier Paolo Pasolini, con Maria Callas, saranno proiettate on board, fra le 21 e le 23, nel corso delle serate che Edipo Re proporrà nel suo ormeggio lungo Riva Corinto ogni giorno dalle 10 alle 24. Il film, prodotto da Lagunafest con Karel a cura del filmmaker Sergio Naitza, sarà presentato dal producer Erich Jost mercoledì 31. Edipo Re è una barca di 16 metri a vela e motore, attrezzata per essere una casa viaggiante, restaurata e bellissima, che fu del pittore Giuseppe Zigaina e condivisa con Pasolini col quale ebbe una storia mai terminata di amicizia. Edipo è un luogo dove molti artisti del 900 si sono ritrovati come Moravia, la Morante e la Divina Maria Callas che abitò durante la lavorazione del film Medea. PPP trovò qui l'ispirazione di alcune sue sceneggiature come: Il vangelo secondo Matteo, l’Edipo Re e Medea.
Il documentario L’isola di Medea, ricostruisce il rapporto davvero speciale che si era stretto fra Pasolini e la diva Callas proprio in occasione del set di Medea. Racconta la storia di una forte amicizia e di una preziosa passione accesa con le riprese del film, ripercorsa nel docu attraverso le testimonianze di Dacia Maraini, Piera Degli Esposti, Ninetto Davoli e di altri protagonisti di quel set. Girata a Grado nelle scorse settimane ma anche a bordo di Edipo Re, L’isola di Medea è affidato alla voce guida di Ninetto Davoli: la riscoperta di quel set lagunare echeggerà quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con la presunta love story tra il regista e la Callas.
Nell’estate ’69 Pier Paolo Pasolini era alle prese con il suo ottavo film, Medea, riscrittura della tragedia di Euripide. Aveva scelto come sua protagonista la Callas e le aveva affiancato un cast eccellente, con Laurent Terzieff, Massimo Girotti, Margareth Clementi e l’atleta Giuseppe Gentile, campione del mondo di salto triplo. A poco più di quarant’anni dalla morte di Pasolini, e a quasi quaranta dalla scomparsa di Maria Callas, il documentario vuole ricostruire il dietro le quinte di quel film, girato prevalentemente fra la Turchia e la Siria, focalizzando le settimane trascorse nelle location della laguna di Grado: Pasolini assaporò quel paesaggio terracqueo e subito decise di farne location del nuovo film.
In laguna si sentì immediatamente a casa e a Grado presentò in prima nazionale i suoi film Porcile (rifiutando la proiezione alla Mostra di Venezia) e il successivo Decameron. Sostengono la produzione la Film Commission Fvg e la Regione.
La silhouette di Edipo Re divenne familiare nel corso delle riprese di Grado fra la terraferma e le isole dove “Medea” venne girata. Non solo salotto letterario, ma anche alcova, studio, luogo di incontro e di convivio. E così tornerà ad essere alla Mostra del Cinema 2016.
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