Le vicende dell’Antico Testamento: Spilimbergo racconta i suoi affreschi

Oggi, lunedì 13, alle 20.30, al Teatro cinema Castello di Spilimbergo si terrà la conferenza “Affreschi che ci parlano. Le Storie dell’Antico Testamento nel duomo di Spilimbergo”. Relatore sarà Federico Lovison, dottorando di ricerca all’Università di Udine, che proporrà una lettura per immagini degli episodi biblici dell’Antico Testamento, raffigurati sulle pareti dell’abside del duomo di Santa Maria Maggiore. L’evento, patrocinato dal Comune di Spilimbergo, si concluderà con la visita agli affreschi.
La chiesa di Santa Maria conserva un esteso ciclo pittorico risalente alla metà del XIV secolo, che adorna la cappella centrale e laterale sinistra del presbiterio. Il programma decorativo, eseguito entro il 1358, replica con ogni probabilità quello realizzato nello stesso periodo (1348-1349) da Vitale da Bologna per il duomo di Udine, oggi quasi completamente perduto.
I più recenti interventi di restauro che hanno riguardato gli affreschi del duomo di Spilimbergo si sono da poco conclusi, sotto la direzione del maestro Stefano Tracanelli e dei suoi collaboratori.
Le chiese medievali non sono solo esempi della cultura architettonica del loro tempo, ma anche “libri” che accolgono la visione del mondo di chi le ha costruite. Un esempio significativo in questo senso è rappresentato dal duomo di Spilimbergo, fondato nel 1284, e caratterizzato da un ricco apparato di “pagine dipinte”. Il restauro di una parte consistente degli affreschi dell’abside, permette una lettura più chiara di questo importantissimo ciclo d’arte medievale. Tale esempio, certamente generato dall’esperienza udinese di Vitale da Bologna, presenta anche un carattere figurativo suo proprio che, fondendosi armoniosamente con altri linguaggi stilistici del tempo, costituisce una delle testimonianze più significative della pittura del Trecento in Friuli.
L’incontro sarà l’occasione per leggere le figure affrescate, spesso di non facile comprensione. Una Bibbia con un’ampia selezione di immagini “decifrate” alla luce dei testi di riferimento per l’uomo medievale: personaggi ed episodi dell’Antico Testamento, animali reali e fantastici, elementi naturali, protagonisti di testi letterari antichi e coevi. Il carattere divulgativo di questa lettura iconografica apre le porte su un mondo complesso e affascinate, ricco di significati.
Emblematiche sono divenute alcune immagini del ciclo spilimberghese, come ad esempio l’Adamo che vanga la terra nei Progenitori al lavoro, il Sacrificio di Isacco con la drammatica torsione del corpo di Abramo fermato dall’angelo, la fiabesca scenografia della Caduta di Gerico, con la presenza in primo piano di un cigno. Da ricordare anche l’episodio di Davide e del gigante Golia, ormai decapitato e riverso al suolo; la Morte di Assalonne con i cavalli degli inseguitori che si impennano dinanzi al giovane impigliato con i capelli nei rami di un albero e la grazia di Susanna e i vecchioni.
L’incontro è posto a conclusione del corso biblico Gli affreschi del duomo di Spilimbergo dal libro della Genesi, tenuto da don Renato De Zan e organizzato da don Giorgio Bortolotto, parroco di Spilimbergo.
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