L’inchino dei Metallica a Vasco Rossi scatena l’entusiasmo dei fan

I Metallica suonano Vasco e fanno salire alle stelle l’adrenalina dei fan friulani in vista della data zero di Lignano del 27 maggio. A Torino, nella prima delle tre date italiane del Worldwired Tour,...

I Metallica suonano Vasco e fanno salire alle stelle l’adrenalina dei fan friulani in vista della data zero di Lignano del 27 maggio. A Torino, nella prima delle tre date italiane del Worldwired Tour, i Metallica hanno deciso di omaggiare l’Italia e Vasco eseguendo C’è chi dice no. Un tributo al nostro paese e un grandissimo riconoscimento per il Blasco e per tutti i suoi fan, dopo l’eco mondiale suscitato dal Modena Park nel 2017. A metà show il bassista dei Metallica Robert Trujillo ha intonato C’è chi dice no, accompagnato dal chitarrista Kirk Hammet.

L’esecuzione ha colto di sorpresa i fan, provocando un vero e proprio dibattito sui social. I fan dei Metallica si sono infatti divisi tra chi ha apprezzato la citazione e chi l'ha giudicata invece una caduta di stile. Certo, l’esecuzione non è stata esattamente memorabile- tanto per usare un eufemismo- e la gran parte dei fan non ha apprezzato la scelta, ma questa è un’altra storia. Non ci addentreremo ora in una diatriba iniziata già nel 1991, in seguito alla pubblicazione del Black Album, ossia l’album che ha sancito il successo commerciale della metal band californiana, scontentando i metallari di vecchia data.

Comunque, tornando all’omaggio dei Metallica, i fan di Vasco hanno gradito, eccome. L’adrenalina per i concerti estivi del Blasco è già alle stelle, anche nella nostra regione. L’omaggio metal non ha fatto altro che scaldare il pubblico friulano in vista della data zero in programma a Lignano il 27 maggio.

Sulla sua pagina Facebook ufficiale Vasco ha postato il breve video dell’omaggio di Torino, commentando con il titolo di una delle ballate più famose dei Metallica, Nothing Else Matters (Non importa niente altro, ndr). Nothing Else Matters era peraltro in scaletta anche a Torino e lunedì sera a Bologna, in cui i Metallica hanno invece reso omaggio all’Italia intonando, questavolta, Nel Blu dipinto di blu di Domenico Modugno e Franco Migliacci.

Il post ha ottenuto 21 mila mi piace e centinaia di commenti, tutti favorevoli. C’è chi dice no è un pezzo che ben si presta a rivisitazioni hard rock- metal. Già Vasco, nel tour del 2016, di cui Lignano aveva ospitato la data zero, ne aveva proposto una versione molto hard rock. C’è chi dice no dà il titolo all’omonimo album del 1987. Il testo è stato scritto da Vasco, la musica, invece, dal suo storico chitarrista Maurizio Solieri, che si è detto onoratissimo per l’omaggio dei Metallica. È proprio Solieri, nella sua autobiografia intitolata Questa sera rock’n’roll, a raccontare le origini del brano che originariamente aveva il testo in inglese. Nel libro scritto a quattro mani con Massimo Poggini, Solieri racconta di come il brano “Nacque da un arpeggio di chitarra ribattuto, suonato con una Fender Stratocaster. Ero alla ricerca di un suono brillante, che ricordasse un po’ i Pink Floyd del periodo The Wall”.

«Il testo –ha spiegato invece Vasco - è un urlo per affermare la propria individualità e non lasciarsi convincere da un sistema in cui vincono i più furbi. Erano gli anni Ottanta, il periodo d’oro degli yuppy, delle esagerazioni e dell’arroganza. A me non stava affatto bene! L’urlo era diretto anche a chi alimentava false speranze sull’aldilà». Un testo che accennava a problemi politici e sociali.

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