Lo scrittore Carlo Ginzburg: «A Montereale mi sento a casa»

L’autore del Menocchio al centesimo congresso della Filologica friulana. Ricordato l’anniversario della tragedia del Vajont. L’omaggio ad Aldo Colonnello

«Quando torno a Montereale mi sento a casa»: con queste parole Carlo Ginzburg ha salutato i partecipanti al centesimo Congresso della Società Filologica Friulana che si è celebrato ieri a Montereale Valcellina nella ex-centrale idroelettrica di Malnisio, per sottolineare, ancora una volta, la sua vicinanza al paese di Domenico Scandella, detto Menocchio, il mugnaio eretico del Cinquecento friulano mandato al rogo dall’Inquisizione.

Il Congresso è stata anche l’occasione per il Friuli e per la Filologica di ringraziare Aldo Colonnello, omaggiato con un lungo e caloroso applauso e da una standing ovation da parte di tutti i presenti nell’auditorium, per la pluridecennale attività di promotore culturale tramite il Circolo Menocchio.

I lavori congressuali si sono aperti con la proiezione del corto di animazione “Ti conti il Vajont” realizzato da Paolo Cossi nell’ambito del progetto promosso dalla Filologica che ha voluto così ricordare il sessantesimo anniversario della tragedia del 9 ottobre 1963.

Il tema dell’anniversario del Vajont è stato ripreso anche dall’intervento del sindaco di Montereale, Igor Alzetta, che ha ricordato come tutta la comunità, grazie alla collaborazione delle sue numerose associazioni, ha voluto partecipare alla organizzazione del congresso della Filologica, che valgono il titolo di “Capitale della cultura friulana 2023”.

Nel corso del suo intervento il presidente della Filologica, Federico Vicario, ha sottolineato come lo storico traguardo del centesimo congresso è un segnale di «continuità a una tradizione di Congressi che prima di tutto vuol dire attenzione al nostro territorio, soprattutto per le località che si trovano in posizione non baricentrica, per ricordare la policentricità del Friuli».

L’attenzione della Regione nei confronti del Friuli e della Filologica è stata garantita dal videomessaggio del vicepresidente Mario Anzil e dal consigliere regionale Markus Maurmair che, nel suo intervento, ha ricordato come Friuli non è solo dove si parla friulano.

Oltre a Carlo Ginzburg è intervenuto anche Francesco Chinellato, che ha illustrato la storia della centrale di Malnisio nell’ambito dell’infrastrutturazione idroelettrica del Cellina.

Come sempre punto centrale del Congresso è stata la presentazione del numero unico “Montreâl” curato da Aldo Colonnello, Alessandro Fadelli e Paolo Tomasella, un poderoso lavoro di 780 pagine che con i contributi di oltre 100 autori approfondisce il variegato patrimonio della comunità di Montereale, Malnisio, Grizzo e San Leonardo Valcellina.

Nel corso dei lavori congressuali sono stati premiati i vincitori della XXI edizione del premio “Andreina e Luigi Ciceri”, dedicato a lavori scientifici su aspetti della cultura e del territorio del Friuli. La giuria, presieduta dalla professoressa Donatella Cozzi dell’Università di Udine, ha premiato Rossella Dosso (“Il Fondo Gorizia, strumento fondamentale nell’evoluzione del regime di zona franca”), Daniele Dri (“Paesaggi della produzione lagunare. Riqualificazione dell’isola dei Siani nella laguna di Grado”) e Carmen Romeo (“Trame antiche e moderne”).

I lavori congressuali si sono chiusi con il passaggio delle consegne alla località che ospiterà il congresso l’anno prossimo,Concordia Sagittaria.

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