Lodovica Comello: «Saluto tutti i friulani qui per me»

Accade spesso che una volta vestiti i panni di un personaggio televisivo di successo sia difficile per non dire impossibile scrollarsi di dosso il ruolo. A Lodovica Comello l’impresa è riuscita alla grande. Basta vedere la 24enne sandanielese irrompere sul palcoscenico del suo nuovo spettacolo per capire che Violetta è alle spalle. Che l’avventura in casa Disney, pur senza rinnegarla, è il passato. Il futuro, Lodo lo sta scrivendo una data dopo l’altra del suo tour mondiale, inanellando ospitate in tv ai quattro angoli d’Europa. Giorni fa era in Polonia, stasera sarà al Portogallo’s got talent. Ieri era invece a Padova, sul palco del Gran teatro Geox, dove tra le migliaia di spettatori si è contata anche un’avanguardia di fan friulani. Cinquanta persone che non hanno saputo pazientare fino al prossimo 13 marzo, quando il tour di Mariposa arriverà al teatro Nuovo Giovanni da Udine. Il viaggio valeva lo spettacolo. Quello vero e quello che lo anticipa. Mentre sotto il palco grappoli di “Lodofanatiche” si affannano infatti attorno ad Anna, per una foto con la Mamma, nel backstage Lodo si concede gli ultimi ritocchi al make-up. Un caffè al volo, un assaggio ai muffin di zia Sabrina, poi tutti fuori dal camerino. Per lasciarle gli ultimi cinque minuti, necessari a ritrovare la concentrazione, chiamare a raccolta le forze, infilare il costume di scena (ne cambierà ben sei durante l’ora e mezza di show). Oltre le quinte, cori “inneggianti” a “Lodovica” e piedi battuti a terra ritmicamente la chiamano sul palco. Detto, fatto. Lodo irrompe in scena puntuale. Canta Universo, la sua prima hit, veste gonna di tulle nero e giacca in pelle rossa. Lo stile è rock e lo sono anche le note dei suoi dischi. Guidata dal ritmo dritto della grancassa, per un’ora e mezza senza pause Lodo copre di passi il palcoscenico, immersa in una scenografia in continua mutazione canta e balla con disinvoltura, ricorda quanto a show grandi popstar internazionali, “format” quasi sconosciuti dall’Italia della musica leggera. Il primo sguardo dal palco lo regala alla famiglia. Una mano sfiora le labbra e invia un bacio all’indirizzo dei suoi. Poi lo spettacolo prende il volo. Con poche parole e tante canzoni, pescate da Universo, Mariposa e ancora dalla colonna sonora di Violetta, compressa in un medley. «Permettetemi di salutare i friulani che sono venuti qui oggi per me», si concede in chiusura ammiccando ancora al pubblico con l’unica cover della serata: We are family. C’è anche il tempo per un blitz dietro il backstage. Perché come dice nonno Gianni, Lodo è rimasta la stessa brava ragazza di sempre. Pronta ad accantonare la fatica per farsi immortalare a ripetizione con le sue fans. Ora non resta che aspettarla a Udine, il prossimo 13 marzo, in quella che si annuncia la data “del cuore”, quella di casa. Davvero da non perdere.
Maura Delle Case
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