Luci e silenzi di Mimmo Jodice: mostra fotografica in castello a Udine
Inaugurata l’esposizione del celebre fotografo: oltre cento scatti da archivi e Musei Vaticani

C’è una scritta alla fine dell’esposizione, una frase del fotografo che fa riflettere sulla capacità di un artista di guardare sempre al futuro, con l’entusiasmo degli inizi: «Vorrei ricominciare da capo».
A scriverlo, quasi alla soglia dei 90 anni, era stato Mimmo Jodice al quale Udine dedica da ieri una mostra in Castello a Udine.
Mimmo Jodice, 91 anni, è uno dei pilastri della fotografia italiana. Nelle sue opere, oltre cento, esposte nel Salone del Parlamento e nelle sale del Museo d’arte antica del castello di Udine, spicca la luce che riproduce visivamente il silenzio delle città e la profondità del tempo.
Una fotografia d’autore, quella di Jodice, mai approdata da protagonista negli spazi culturali udinesi, a cui è stata dedicata una mostra inedita, nel luogo per eccellenza della cultura e dell’arte udinese. “Mimmo Jodice. L’enigma della luce” è stata inaugurata sabato 5 aprile, alla presenza della figlia del fotografo Barbara Jodice, e fino al 4 novembre 2025, offrirà al pubblico un’immersione totale nella fotografia di uno dei più grandi maestri dell’arte visiva contemporanea italiana.
«È un orgoglio presentare questo lavoro originale e pensato per la città – ha detto l’assessore comunale alla cultura Federico Pirone – reso possibile da un profondo impegno che ha coinvolto i civici musei e le tante professionalità diffuse in un lavoro corale che dà lustro a questo territorio e alla sua proposta culturale. Abbiamo deciso di dedicare una nuova rassegna a un grande maestro, un artista non solo della fotografia ma dell’immagine a tutto tondo, in cui il rapporto con il paesaggio urbano racconta tutto: nel vuoto urbano c’è l’essere umano».
L’iniziativa è curata direttamente dai Civici Musei udinesi, per mano dei curatori Silvia Bianco, conservatrice del Museo Friulano della Fotografia, Roberto Koch e Alessandra Mauro, noti esperti di fotografia contemporanea, in collaborazione con Mimmo, Angela e Barbara Jodice.
“Mimmo Jodice. L’enigma della luce” porta i visitatori al cospetto di 140 opere del fotografo, realizzate tra il 1964 e il 2015. Attraverso gli scatti si potranno ripercorrere i principali temi della sua produzione artistica, tra i quali la denuncia sociale e le tradizioni della Napoli degli anni’70, il silenzio dei paesaggi umani, il rapporto con il passato, visioni di natura e città che superano i confini geografici in una visione artistica profonda.
Le opere esposte, provenienti direttamente dalle collezioni dello Studio Jodice e dai Musei Vaticani, spazieranno dalle sperimentazioni concettuali degli anni Sessanta fino alle immagini più recenti, esplorando il fil rouge dell’intera carriera di Jodice: l’equilibrio tra l’immagine reale e la sua astrazione.
Le opere, caratterizzate da un uso raffinato del bianco e nero, esplorano infatti il rapporto tra realtà e visione, tra presenza e assenza, trasformando la fotografia in uno strumento di indagine esistenziale.
La mostra articolata in tre sezioni. La prima è interamente dedicata alla ricerca sulla tecnica fotografica, al lavoro in camera oscura. Il percorso espositivo si sposta poi su temi sociali e storici, con un particolare accento sul progetto "Chi è devoto", che indaga le tradizioni popolari a Napoli negli anni Settanta. Il passato del Mediterraneo e la Natura gli ultimi temi. nfine, una sezione dedicata alla natura approfondirà il dialogo tra paesaggio naturale e costruito, mettendo in luce il contrasto tra la bellezza e la violenza degli oggetti quotidiani.
La mostra “Mimmo Jodice. L’enigma della luce”è realizzata in collaborazione con prestigiosi partner di progetto come Mimmo Jodice Studio, l’Università degli Studi di Udine, il Craf – Centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Spilimbergo, e Contrasto.
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