"Mai scherzare con le stelle", Oleotto fa il bis su Rai 1 con un film romantico

In onda martedì 11 febbraio con Roja e Fogliati. Il tv movie è stato girato anche al polo universitario dei Rizzi, a Udine

Quando si annusa la sfida, conviene buttarsi senza pensarci su troppo. I risultati, nel superare l’asticella, possono essere sorprendenti. Matteo Oleotto, finora poco avvezzo alla regia di trame amorose, per la saga Rai “Purché finisca bene” si è misurato con il classico triangolo (e non solo) dirigendo uno dei tv movie che l’Ammiraglia manderà in onda stasera, martedì 11 febbraio, in prima serata. “Mai scherzare con le stelle”, 100 minuti dolci e raffinati, a partire dalle 21.25.

Una commedia sentimentale, che forse difetta in originalità della trama, ma il cui valore aggiunto sta proprio nel come si raccontano certe vicende d’amore. Il ricercatore Alfredo (Alessandro Roja) si ritrova bersaglio degli approcci della collega (Fiorenza Pieri) e si imbatte anche in Ines (Pilar Fogliati), operatrice ecologica che inizialmente detesta – la cosa è comunque reciproca –, ma la legge degli opposti che si attraggono fa il resto, assieme a una convivenza forzata. Nel cast anche Carlotta Natoli, Emanuela Grimalda, Adriano Pantaleo, Maurizio Fanin e Ariella Reggio.

Dalla serie per Rai 2 “Volevo fare la rockstar” al canale ammiraglio il salto è stato relativamente breve (anche se, in realtà, c’è già stata anche la direzione della seconda unità di “Romanzo famigliare” della Archibugi, in onda su Rai 1 due anni fa). «La serialità mi piace, è un giocattolo prezioso e divertente – spiega Oleotto –, mi sento fortunato a mantenere questo approccio. Quello d’amore non è propriamente il mio genere, anche se da spettatore mi appassionano molto le commedie sentimentali, come “Notting Hill” o “Manhattan”. Ho accettato perché è una bella occasione per mettersi in gioco e il risultato mi soddisfa, il film è venuto bene anche grazie al cast. Se lavori con bravi attori, capaci di trasmettere il loro entusiasmo e personalizzare il proprio ruolo è più facile per il telespettatore immedesimarsi nei personaggi».

Pepito produzioni – che fa capo ad Agostino Saccà e alla figlia Mariagrazia – ha deciso di puntare sulla collana “Purché finisca bene”, contenitore di una serie di film «a lieto fine» per il piccolo schermo che ha toccato la quarta stagione e dentro il quale si inserisce “Mai scherzare con le stelle”. «L’idea di Pepito – indica il regista – è di portare il cinema in televisione, investendo in qualità e ricercatezza per realizzare prodotti che davvero potrebbero essere visti in sala». Un’accuratezza che contempla anche fotografia, costumi, trucco e, ovviamente, la regia.

Una città ideale creata da un mix di Udine e Gorizia «e che non ha un vero nome» fa da ambientazione al lavoro di Oleotto. Le riprese, infatti, hanno portato il regista di Zoran all’Università di Udine, precisamente al polo scientifico tecnologico dei Rizzi. «Alfredo è un ricercatore di robotica – chiarisce – e vedremo un laboratorio ricostruito sulla base di uno vero». La casa dei protagonisti, tanto per fare un altro esempio, «ha l’esterno di un palazzo di via Petrarca a Gorizia, ma gli interni sono stati girati in Corso Italia».

Magia dell’arte cinematografica. Che si impregna di fantasia, ma può rendere ugualmente riconoscibili i luoghi. «Girare film in regione – afferma Oleotto – per me è ovviamente un vantaggio, anche perché il territorio è sufficientemente vergine da usare per raccontare storie».

Progetti futuri? «Tanti, sia per il cinema sia per la televisione, ma per scaramanzia preferiscono non dire ancora nulla. Certo è che mi piacerebbe un nuovo lavoro con Giuseppe Battiston, è un amore incondizionato, quello nei suoi confronti». E noi attendiamo...purché finisca bene, s’intende.

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