Maria Giovanna Elmi compie 80 anni, tanti auguri alla signorina buonasera: «Quando Audrey Hepburn mi chiese l'autografo»

Dai concorsi di bellezza ai provini per la Rai, poi il successo di Sereno Variabile: la fatina della televisione italiana ripercorre la sua vita e l'incontro con suo marito Gabriele Massarutto

UDINE. Audrey Hepburn le ha chiesto l’autografo. Tony Curtis le ha fatto (inutilmente) la corte, Sylvester Stallone l’ha portata in mezzo a un deserto su un cavallo nero. «Giuro: non è successo nulla», ci dice con la voce fiabesca di sempre. Ha intervistato anche Giulio Andreotti, parlando di cibo, guarda caso “indiscreto”. Ma di chi stiamo parlando? Di Maria Giovanna Elmi, la “signorina buonasera” più amata dagli italiani, che il 25 agosto a Tarvisio compirà 80 anni, insieme al suo secondo marito, l’imprenditore Gabriele Massarutto.

Tarvisio, Maria Giovanna Elmi compie 80 anni: auguri alla fatina della tv

Cara fatina “Azzurrina” del Dirigibile, il 25 sera Techetecheté Rai sarà tutto per lei.

«Sono sorpresa. Mi stanno chiamando in tanti. C’è da dire che Gabriele e io compiamo gli anni negli stessi giorni e abbiamo sempre festeggiato insieme. Così il mio compleanno lo dedico a lui. E possiamo dire “40 + 40”. Vissuti con entusiasmo».

Apprezziamo il suo generoso buon umore. Lei è contagiosa.

«È carattere. Quando nasci sai già che è a scadenza, la vita è un conto alla rovescia; l’unica è godersi tutto. Gabriele ed io siamo fortunati, ci vogliamo bene. Viviamo curiosi e giriamo il mondo».

A proposito. Ci risulta che le nozze d’argento le abbiate vissute, rigorosamente in tuta da sci, sul monte Lussari, ma nel 2019 cosa è successo?

«Ho scoperto che le nozze del ventiseiesimo anno sono quelle di “rosa”. Così a Miami, con un pareo rosa lungo, un anello da cinque dollari, e Gabriele in pantaloncini da golf rosa appena acquistati, ci siamo dedicati a rinnovare le promesse. E le foto, poi, per puro caso, sono finite su Gente».

A lei succedono molte cose per caso.

«No, io ho lavorato molto. Mi sono conquistata le cose. Con molto senso del dovere. Ma ho cominciato per caso, questo sì. Ho partecipato a un concorso indetto da Grazia, “ventidue fotomodelle tra le lettrici”. Sono stata eletta, e così via a sfilare, nel prêt-à-porter, per il Lazio. Poi una signora al mare, mentre facevo l’università, mi ha detto che con il mio viso potevo pensare a fare i provini per la Rai... E così, le prime selezioni. Provini? Davvero tanti. E molta preparazione. Sono stata pure la voce di “Sette giorni al parlamento”. In Rai ci sono entrata il 1 aprile 1974. Sereno Variabile? Dieci anni, per il giro del mondo».

Quando lei parla, sembra sempre un po’ sorpresa del suo successo. Ma davvero non era consapevole di essere tanto, tanto bella?

«Diciamo che ero il volto giusto al momento giusto. Però sì, mi sorprendo ancora, ero sempre la prima, tipo a Cannes nel 1971, per “Cinemodella d’Europa”, se ci riferiamo alla pubblicità; e anche più tardi, quando gli italiani dovevano votare il viso più amato della televisione, votavano me».

Forse perché lei è sempre stata sorridente e gentile. Lei mette tutti a proprio agio.

«Perché? Non dovrei? Mio padre mi ha insegnato l’educazione e a rispettare le regole. E io ho sempre capito che se una cosa non andava, ne avrei fatto subito un’altra per non perdere tempo. E poi, perché perdere tempo a farsi la guerra? La positività mi ha sempre aiutato».

Anche a Sanremo? Pensare che lei per ben due volte era da sola su quel palco, con “tali” mostri sacri. Mike Bongiorno, nel 1977, e poi Beppe Grillo l’anno successivo.

«E sa come ho scoperto che dovevo fare Sanremo? Arrivo in Rai e leggo sul cartellone gli orari della settimana. E per me era previsto... Sanremo! E sa perché? Mike stesso aveva chiesto di volere al fianco un volto televisivo e amato».

Vede che è fortunata? E poi, lei sa dire di no. No al nudo. No alla corte di uomini assai fascinosi. Bravissima.

«Sono l’ultima di quattro figli, l’unica femmina. Mio papà era un giornalista e scriveva poesie, mia mamma anche se stava a casa suonava il violino e coltivava il suo lato artistico. Sono cresciuta con questi valori, e non li ho mai persi».

Neanche all’Isola dei Famosi nel 2005?

«No, anzi. La difficile convivenza ci ha reso ancora più amici. Ad esempio con Idris».

Lei è troppo buona.

«Sono fatta così. Mi creda. A vent’anni ho scoperto che non potevo avere figli, in seguito a un’operazione. Beh, non mi sono certo incattivita. Ho pensato: “sono viva”. E questo mi è bastato».

Dunque lei è una che non ha rimpianti.

«No. Ho provato tantissime esperienze. Ho inciso dischi, ho scritto libri. Sono ricordata pure per essere l’apertura di “Buonasera con” del mitico Atlas Ufo Robot, e mi riferisco al 4 aprile 1978. Con le mie amiche, le altre annunciatrici, tra cui l’indimenticabile Roberta Giusti, scomparsa nel 1986, ho davvero vissuto gli anni più ricchi e vari della televisione. Ho pure fatto un fotoromanzo con Mike, dal titolo “Un nido di tenebre”».

Sempre per la serie, siamo altruisti: lei è pure donatrice di sangue.

«Sì, e da moltissimo tempo. Sono O negativo. Sangue raro. Donarlo è fondamentale».

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